Il tecnico della Roma José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l’Atalanta, valido per la diciannovesima giornata di Serie A e ultima del girone di andata. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
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Nell’ultimo match del girone d’andata, la Roma affronterà all’Olimpico l’Atalanta. La sfida contro i bergamaschi aprirà un piccolo tour de force per i giallorossi, che torneranno in campo mercoledì contro la Lazio nel derby di Coppa Italia e successivamente domenica 14 a San Siro per sfidare il Milan. Torna a disposizione Gianluca Mancini, che dovrebbe partire dal primo minuto con Cristante e Llorente. Quella di domani sarà anche la prima in giallorosso per Dean Huijsen: il giocatore ha già svolto le visite mediche ed è a disposizione. Intervenuto in conferenza stampa, José Mourinho ha presentato così la sfida contro l’Atalanta:
“L’avversario è di alto livello, una grande squadra con tanti giocatori bravi. Sarà una partita difficile come quelle con Napoli e Juventus. Poi ci saranno Lazio e Milan, il livello degli avversari non si abbassa mai in questo periodo. L’Atalanta ha la stessa filosofia da anni, gioca e capisce il proprio allenatore a occhi chiusi. Hanno interpreti ideali per il loro gioco, è una squadra dfifficile. Due anni fa abbiamo vinto, un anno fa abbiamo perso ma giocando una delle migliori partite. Sappiamo che con loro è sempre complicato, ma siamo questi e siamo tosti per tutti gli avversari“.
L’arrivo di Huijsen
Mourinho ha sottolineato che Huijsen, pur avendo giocato solamente 10 minuti in Serie A, è considerato uno dei prospetti di maggiore qualità nel panorama calcistico europeo. Ha espresso la sua convinzione che nel futuro diventerà un giocatore di grande livello. Il tecnico ha inoltre evidenziato la difficoltà della situazione attuale del suo team, citando problemi legati alla disponibilità dei giocatori e alle restrizioni del Fair Play Finanziario.
L’addio di Tiago Pinto
Lo Special One ha commentato così la decisione di dire addio presa da Tiago Pinto: “Sono rispettoso delle gerachie, il direttore sta sopra di me. Non sono nessuno per commentare il lavoro di un mio superiore. Posso solo augurare il meglio a Tiago, lui lo sa perché siamo amici. È stata una sua decisione che va rispettata, tiferò sempre per lui“.