
MotoGP, Davide Tardozzi, storico team manager della Ducati, torna a parlare dei fischi rivolti a Marc Marquez al Mugello e lo fa con parole nette, ma anche con un auspicio che sa di appello al più grande pilota italiano di sempre e al suo eterno rivale: il manager vorrebbe la pace tra Valentino Rossi e marc Marquez, a quasi dieci anni da Sepang 2015.
#MotoGP | Tardozzi: "Pecco è sempre Pecco, non abbiamo dubbi sulla sua velocità"https://t.co/sWsSBjJwtr
— Motorsport.com Italia (@Motorsport_IT) June 25, 2025
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Tardozzi ha espresso disappunto per i fischi ricevuti da Marquez sul circuito toscano: “Non li ho mai accettati, nemmeno quando Marc non era con noi, perché sentir fischiare uno che ha vinto mi è sempre sembrato brutto”. (continua dopo la foto)

E ha aggiunto: “Mi piace pensare che un tifoso delle moto sia più sportivo. Nel calcio si fischia per innervosire, ma nel motociclismo dovrebbe esserci un’altra cultura”.
Per il manager bolognese, l’astio nasce tutto da Sepang 2015, dall’incidente e dalla rivalità con Valentino Rossi: “Vicende che tutti conoscono solo in parte. Si sa cosa è successo in gara, ma dietro c’è molto altro, e non tutto è dipeso dai piloti. Per me le colpe erano 50 e 50”. (continua dopo la foto)
Tardozzi non ha dubbi: “Dopo dieci anni, Vale e Marc sono due icone del motociclismo mondiale e andrebbero adorati da tutti, non divisi dai rispettivi tifosi. Che non si parlino è un vero peccato, perché insieme potrebbero fare molto per il nostro sport”.
Da qui nasce il suo sogno: vedere i due riconciliarsi pubblicamente. “Capisco l’amarezza di Valentino, che con quella penalizzazione ha perso un decimo Mondiale che avrebbe meritato, ma credo sia il momento di guardare avanti“. (continua dopo la foto)

“Sogno che Vale dia un segnale per provare a chiarirsi, perché credo che Marc sarebbe disponibile. È una mia sensazione, non ne ho mai parlato con lui…”. Un appello sincero, quello di Tardozzi. Forse ingenuo, forse difficile da realizzare, ma certamente carico di passione per il motociclismo. Quello vero, che si fonda sul rispetto e sula sana competizione.
E ora spetta a loro, Valentino e Marc, fare un passo avanti – o un passo indietro – per il bene della MotoGP e per superare frizioni ormai lontane nel tempo.
Leggi anche:
- MotoGP, Bagnaia, ora due team sono alla finestra: cosa c’è davvero dietro la crisi
- Marquez trionfa nella Sprint del Mugello: è dominio Ducati, Alex secondo, Bagnaia terzo