
Pecco Bagnaia ha iniziato la stagione MotoGP 2025 con due podi in Thailandia, un risultato che in altre circostanze sarebbe stato accolto con soddisfazione. Ma quest’anno, con Marc Marquez come compagno di squadra in Ducati, ogni gara si trasforma in un duello diretto tra i due fuoriclasse. Ecco perché il fine settimana di Buriram assume un significato particolare, secondo un’analisi di Mario Sanchini per Sky Sport.
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— Sky Sport MotoGP (@SkySportMotoGP) March 4, 2025
Rispetto alla moto perfetta del 2024, la Ducati di quest’anno ha qualche differenza che Bagnaia sta ancora assimilando. Lo scorso anno ha dominato con 11 vittorie, ma Pecco ha sempre avuto bisogno di alcune gare per raggiungere il massimo della velocità con un nuovo mezzo.
Bagnaia è già al 90% della sua forma ideale, ma le prime tre gare saranno decisive per trovare il giusto feeling. Dal quarto appuntamento in Qatar, secondo la sua tradizione, potrebbe tornare ad essere il pilota da battere.
Buriram non è mai stato il terreno ideale per Bagnaia. Già nel 2024, in Thailandia, aveva faticato nella sprint, arrivando terzo, per poi vincere solo grazie alla pioggia. Quest’anno la storia si è ripetuta, con Marquez più veloce su un tracciato che esalta le sue qualità. Il divario di 14 punti in classifica non deve preoccupare, perché era prevedibile che lo spagnolo partisse forte. Ora, però, lo scenario si fa più complesso.
Le prossime due gare saranno in Argentina e ad Austin, circuiti su cui Marquez ha un feeling eccezionale, soprattutto in Texas, dove ha vinto sette volte. Bagnaia dovrà limitare i danni, raccogliere più punti possibili e arrivare in Qatar ancora in corsa. Qui, con la sua Ducati ormai perfettamente sotto controllo, potrà iniziare la rincorsa al titolo.
MotoGP, Pecco Bagnaia deve avere pazienza
Il weekend thailandese ha mostrato un Bagnaia capace di gestire situazioni complesse. Fin dal venerdì, un errore dei commissari gli ha compromesso le prequalifiche, costringendolo a passare dal Q1. Con freddezza e una scelta rischiosa – un solo tentativo di giro lanciato – è riuscito a entrare nel Q2 e conquistare la prima fila. Un segnale di carattere, confermato poi in gara con due podi che, in ottica campionato, pesano più di quanto sembri.
Quest’anno, però, non basta più essere semplicemente tra i migliori. Con Marquez come compagno di squadra, ogni Gran Premio diventa una battaglia diretta. La domanda che accompagnerà l’intera stagione non sarà solo “Chi ha vinto?”, ma soprattutto “Chi è arrivato davanti tra Bagnaia e Marquez?“. Alla fine conterà il titolo mondiale, ma la rivalità tra i due campioni Ducati scriverà una pagina speciale nella storia della MotoGP.
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