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MotoGP, Ducati progetta un 2026 ancora più filo-Marquez: Bagnaia verso il divorzio

MotoGP, Pecco Bagnaia ha vissuto un fine settimana dai due volti nel GP di Catalogna. Dopo una qualifica disastrosa con il 21° tempo e una sprint chiusa al 14° posto, in gara ha mostrato orgoglio e talento, rimontando fino al 7° posto grazie anche a qualche caduta davanti a lui. Un progresso rispetto al sabato, ma non sufficiente a riportarlo tra i protagonisti.

Il suo miglior giro, 1’40.189, resta comunque lontano dal ritmo dei primi: Alex Marquez ha girato in 1’39.886, dimostrando una costanza che Pecco non è riuscito a mantenere. Nel finale il calo della gomma posteriore lo ha penalizzato ulteriormente, tanto da perdere la posizione sul rookie Ai Ogura.

Lo stesso Bagnaia ha ammesso la frustrazione: “Non voglio alimentare false speranze, al Balaton Park pensavamo di aver trovato un po’ la quadra, invece qui ho vissuto di nuovo uno dei weekend più complicati in assoluto in Ducati ufficiale. Occorre arrivare a Misano con la massima cautela”.

Il confronto con Marc Marquez, dominatore della stagione lanciato verso il nono titolo, è impietoso. Ducati ha festeggiato il sesto titolo costruttori consecutivo, ma le sensazioni all’interno del box sono contrastanti: euforia per le vittorie di Marc, preoccupazione per le difficoltà del campione torinese.

Il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, ha spiegato che la differenza tra GP24 e GP25 è minima: “La moto è una stretta evoluzione, con piccoli cambiamenti aerodinamici e di distribuzione dei pesi. Non ci sono grandi rivoluzioni. Il feeling di Pecco oggi non è quello dello scorso anno, questa è la ragione principale delle sue difficoltà. Noi crediamo in lui e lo aiuteremo a tornare ai livelli che gli competono”.

Nonostante questo, nel paddock si parla di un logorio crescente. “Noi le abbiamo provate tutte per il pilota, ora tocca a lui fare qualcosa”, è il commento raccolto a bassa voce all’interno del team. Una frase che fotografa un clima di tensione. (continua dopo la foto)

Il 2026 si annuncia come l’anno della GP26, una moto cucita su misura per Marc Marquez. Bagnaia rischia di ritrovarsi sempre più in ombra. A differenza dei tempi di Dovizioso, che si scontrò apertamente con Dall’Igna, Pecco oggi non avrebbe la stessa forza contrattuale: i risultati negativi ne riducono il peso politico.

L’ipotesi di un divorzio a fine stagione appare concreta, forse inevitabile. Per Ducati significherebbe chiudere un ciclo con il pilota che ha riportato il titolo a Borgo Panigale. Per Bagnaia, trovare un nuovo progetto in cui riscoprire le sensazioni che oggi sembrano svanite. Misano, già dal prossimo weekend, potrebbe fornire indizi più chiari su un futuro che resta in bilico.

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