
Adesso è ufficiale: Monica De Gennaro chiude la sua straordinaria avventura con la Nazionale italiana di pallavolo. Il libero classe 1987, simbolo degli ultimi trionfi azzurri, ha deciso di dire addio alla maglia azzurra dopo quasi vent’anni di carriera internazionale.
Dal debutto nel 2006 fino al trionfo olimpico di Parigi 2024, passando per l’ultima emozione del Mondiale 2025 in Thailandia, De Gennaro ha incarnato l’anima difensiva dell’Italia, diventando un punto di riferimento assoluto per il volley femminile e per tutto lo sport italiano.
Il suo addio segna la chiusura di un capitolo storico, ma anche l’inizio di una nuova fase per la Nazionale. Un saluto carico di emozione, quello di una giocatrice che ha saputo rappresentare al meglio i valori di impegno, sacrificio e passione che contraddistinguono la maglia azzurra.
😢 𝗜𝗡𝗡𝗔𝗠𝗢𝗞𝗜𝗔𝗠𝗢𝗖𝗜 𝗨𝗡'𝗨𝗟𝗧𝗜𝗠𝗔 𝗩𝗢𝗟𝗧𝗔 💙
— Federvolley ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Federvolley) October 10, 2025
🚨 Monica De Gennaro ufficializza l’addio alla Nazionale 🚨
“Grazie, maglia azzurra. Con infinito amore, la tua Moki”.
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Un palmarès irripetibile
La carriera di Monica De Gennaro è un susseguirsi di successi che raccontano l’eccellenza di un’atleta unica.
Nel suo palmarès figurano:
- la World Cup 2011
- l’Europeo 2021
- tre titoli VNL consecutivi (2022, 2024 e 2025)
- l’oro olimpico di Parigi 2024
- il Mondiale 2025 in Thailandia
A questi si aggiungono numerose medaglie europee e mondiali, conquistate con una costanza impressionante. Nell’ultima estate da protagonista, Monica ha firmato un’ulteriore impresa: MVP della VNL, miglior libero del Mondiale e leader di una Nazionale capace di raggiungere 36 vittorie consecutive, record assoluto nella storia del volley azzurro.
Con lei in campo, l’Italia ha toccato vette mai raggiunte prima, diventando una delle potenze mondiali della pallavolo.

Il messaggio di addio
Con parole intense e piene di gratitudine, Monica De Gennaro ha annunciato il proprio addio attraverso una lettera diffusa sui canali federali:
“È giunto il momento di dire addio alla maglia azzurra. Una maglia che ho amato profondamente, che ho rispettato in ogni gesto, che ho onorato mettendo anima, corpo e cuore in ogni partita, per quasi vent’anni della mia vita.
Sapevo da tempo che questa sarebbe stata la mia ultima estate con il tricolore sul petto. L’ho custodito in silenzio, per rispetto della Federazione, dello staff tecnico, delle mie compagne di squadra. Ho scelto di non parlarne, di restare concentrata, di vivere ogni istante come se fosse il primo. E l’ultimo.”
Poi l’annuncio definitivo:
“Ora, però, sento che i tempi sono maturi. È giusto fare un passo indietro, lasciare spazio ai nuovi talenti che stanno crescendo, forti e pronti, e che sono certa sapranno scrivere pagine ancora più belle di quelle che abbiamo già vissuto.
Mi mancherà tutto: viaggiare, allenarmi, scendere in campo con l’orgoglio di rappresentare l’Italia. Ma soprattutto, mi mancheranno le emozioni. Quelle vere, potenti. Le vittorie condivise con compagne eccezionali, donne e atlete straordinarie con cui ho percorso un cammino indimenticabile.”
Infine, un pensiero ai tecnici e alla famiglia:
“Ringrazio i CT che hanno creduto in me, che mi hanno scelta, allenata, spronata. Un grazie speciale va alla mia famiglia: sempre al mio fianco, nei momenti belli e soprattutto in quelli più difficili, quando questa maglia pesava tanto ma mai abbastanza da farmi mollare. Ora però quel momento è arrivato.
Ciao, Nazionale. Da oggi ci sarà una nuova tifosa in tribuna, una nuova voce davanti alla tv. Ma il mio cuore sarà sempre lì, con voi. Grazie, maglia azzurra. Con infinito amore, la tua Moki.”
Un’eredità che resterà nel tempo
Con l’addio di Monica “Moki” De Gennaro, l’Italia del volley perde non solo una campionessa, ma una figura simbolo di un’epoca d’oro. La sua dedizione, la sua calma sotto pressione e la sua capacità di guidare la difesa hanno ispirato generazioni di atlete.
L’eredità che lascia non è fatta solo di trofei, ma di valori e di esempio umano. Per quasi due decenni, De Gennaro ha rappresentato la perfetta unione tra talento e professionalità, diventando una delle icone sportive più amate e rispettate d’Italia.
La sua ultima battuta, come sempre, è un sorriso: quello di chi ha dato tutto e sa di aver lasciato un segno indelebile nella storia dello sport azzurro.
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