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Mondiali di nuoto, splendido oro di Cerasuolo: “Non vince il più veloce, ma il più forte”

Simone Cerasuolo entra nella leggenda del nuoto italiano con la classe e la potenza dei grandi. A Singapore, nella finale dei 50 metri rana, stampa un clamoroso 26’’54 e si prende l’oro mondiale, il primo di sempre per un italiano in questa specialità. Una gara da incorniciare, una prestazione che ha il profumo dell’impresa.

Alle sue spalle, staccati di un soffio, il russo Kirill Prigoda (Atleti Neutrali B) e il cinese Qin Haiyang, il grande favorito della vigilia, che si deve accontentare del bronzo. Ma oggi, nella vasca asiatica, c’era un solo protagonista: un ragazzo di Imola, 22 anni, cresciuto a pane, fatica e stile rana.

Cerasuolo l’ha detto chiaro, con il sorriso stampato sul volto e la voce rotta dall’emozione: “Sapevo che il 50 nelle finali non lo vince chi è più veloce, ma chi è più forte. Oggi lo sono stato. Oggi sono campione del mondo”.

Dietro queste parole c’è solo il peso di un cammino fatto di sacrifici e duri allenamenti. E di una decisione coraggiosa e lungimirante: quella di puntare tutto sui 50 rana, distanza che il CIO ha reso olimpica a partire da Los Angeles 2028. Cerasuolo ci ha creduto prima di tutti, e oggi raccoglie i frutti.

Il suo trionfo arriva poche ore dopo un altro oro azzurro, quello nei tuffi sincronizzati da 3 metri vinto da Chiara Pellacani e Matteo Santoro. L’Italia si ritrova così nelle prime dieci posizioni del medagliere mondiale, in attesa del gran finale di domenica 3 agosto.

Cerasuolo: “Gli uomini forti si vedono nei momenti importanti”

“Mi piacerebbe vedere la faccia dei miei genitori, di mio fratello e della mia fidanzata” ha aggiunto Simone a fine gara. “È stato un anno emozionante. I miei mi hanno trasmesso umiltà e dedizione. Mio padre dice sempre che gli uomini forti si vedono nei momenti importanti. E credo di esserlo stato”.

Il re dei 50 rana è italiano, e non solo per il tempo refistrato sul cronometro. Cerasuolo ha dimostrato che il talento, se accompagnato dal lavoro e dalla testa, può portarti in cima al mondo. E ora, il suo nome è scritto nella storia. In maiuscolo.

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