
Mondiale per club, il River Plate fa valere fisico ed esperienza, doma l’Urawa Red Diamonds e manda un segnale al girone di Lautaro e compagni. A Seattle, nel caldo mite del Lumen Field, i Millonarios archiviano la pratica giapponese con un solido 3-1, tutto costruito… con la testa.
Il River Plate perde #Driussi, l'attaccante segna e si fa male: salterà l'#Interhttps://t.co/iteyr1ccUN
— GOAL Italia (@GoalItalia) June 18, 2025
Tre reti, tre colpi di testa: la ricetta di Gallardo è semplice ma letale. Ad aprire le danze è Colidio, ex Inter, bravo a sfruttare la difesa troppo morbida di Danilo Boza su un cross telecomandato di Acuna, preceduto da una splendida apertura di Mastantuono.
È proprio il giovane talento, nuovo acquisto del Real Madrid, a illuminare il gioco con qualità e visione, confermando di essere il faro di una squadra che alterna fiammate a pause, ma quando decide di accelerare fa male.
Il River si conferma micidiale nel gioco aereo: nella ripresa è Driussi a raddoppiare, ancora di testa, poco prima di lasciare il campo per un problema alla caviglia. Non basta all’Urawa il rigore trasformato da Matsuo per riaprire la contesa: ancora di testa, Meza sigla il tris che chiude i giochi e regala tre punti importanti agli argentini.
Mondiale per Club, il River spaventa in attacco, ma in difesa…
Sugli spalti, i tifosi biancorossi fanno festa fin dal riscaldamento e spingono la squadra con cori incessanti. In campo, invece, qualche segnale che può far riflettere i prossimi avversari, fra cui l’Inter: dietro, il River concede spazi invitanti, specie se attaccato in velocità.
L’Inter osserva con attenzione. Se il River spaventa per il potenziale offensivo, resta vulnerabile quando viene preso in contropiede. Sarà un dettaglio da sfruttare per Lautaro e compagni nel prosieguo del Mondiale per Club, ma intanto a Seattle l’impressione è chiara: i Millonarios sono vivi e hanno la testa… giusta per sognare in grande.
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