La gestione dell’esonero di Paulo Fonseca e la scelta del suo sostituto hanno sollevato una bufera di critiche contro la dirigenza del Milan. Le modalità con cui è stato trattato il tecnico portoghese e la confusione sulla successione alla panchina rossonera lasciano trasparire un quadro di scarsa pianificazione e scelte discutibili.
Milan, Conceicao al posto di Fonseca. Sarri e il grande rifiuto
— Sport Paper TV (@sportpaper) December 30, 2024
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Secondo quanto riportato da Alfredo Pedullà, infatti, prima di affidarsi a Sergio Conceição la dirigenza rossonera aveva contattato Maurizio Sarri. Venerdì, alla vigilia della delicata sfida contro la Roma, la società aveva sondato il tecnico toscano, proponendogli lo stesso contratto offerto poi a Conceição: un accordo fino a giugno 2025, con opzione di rinnovo a discrezione del club.
Sarri, però, ha declinato l’offerta. Il tecnico toscano, stando alle ricostruzioni, avrebbe chiesto un contratto di 18 mesi con opzione di rinnovo fino al 2027, legata all’eventuale qualificazione in Champions League. “Sarri ha detto no per rispetto verso il suo lavoro”, ha spiegato Pedullà, mentre Conceição, subito dopo, ha accettato la proposta del Milan.
Milan, non solo Sarri
La confusione strategica è emersa ulteriormente con le rivelazioni della Gazzetta dello Sport, secondo cui ci sarebbero stati contatti anche con Massimiliano Allegri, un altro nome altisonante che la dirigenza avrebbe considerato prima di finalizzare l’accordo con Conceição. Le critiche più accese, in ogni caso, riguardano le modalità dell’esonero di Fonseca.
Il tecnico ha saputo della decisione della società subito dopo aver tenuto una conferenza stampa post-partita, un dettaglio che i tifosi non hanno esitato a definire “umiliante” e “imbarazzante”. Questa scelta è apparsa a molti poco rispettosa nei confronti di un allenatore che, pur tra alti e bassi, aveva cercato di portare avanti il progetto rossonero.
A nulla è valso il tentativo della società di giustificare il cambio con la necessità di una scossa: molti osservatori e tifosi ritengono che il vero problema risieda più nella gestione societaria che nella guida tecnica. Conceição si trova ora a dover gestire una situazione delicata, tra il malumore dei tifosi e una squadra che necessita di ritrovare compattezza e motivazione.
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