Martina Navratilova è una delle più grandi tenniste della storia, nota per il suo stile di gioco aggressivo, la sua determinazione e la sua longevità nel mondo del tennis professionistico. Nata il 18 ottobre 1956 a Praga, in Cecoslovacchia, Navratilova ha avuto una straordinaria carriera, che ha abbracciato più di tre decenni e ha visto la conquista di numerosi titoli Slam. Scopriamo Martina Navratilova, dalle sue umili origini in Cecoslovacchia fino alla sua affermazione come una delle icone più rispettate e amate del tennis mondiale.
Le origini di Martina Navratilova
Martina Navratilova è nata in una famiglia di sportivi. Sua madre, Jana, era un’insegnante di sci e un’istruttrice di tennis, mentre suo padre, Mirek, era un avvocato. Dopo il divorzio dei genitori, Martina e sua madre si trasferirono a Revnice, un piccolo paese vicino a Praga. Fu qui che Martina iniziò a giocare a tennis sotto la guida della madre e successivamente del patrigno, Mirek Navratil, dal quale prese il cognome. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
A soli 15 anni, Martina vinse il campionato nazionale cecoslovacco, dimostrando il talento che le avrebbe presto permesso di competere a livello internazionale. Tuttavia, le restrizioni politiche e la mancanza di opportunità in Cecoslovacchia rappresentavano un ostacolo per la sua carriera. Nel 1975, a 18 anni, durante gli US Open, Navratilova prese una decisione coraggiosa e chiese asilo politico negli Stati Uniti, lasciando dietro di sé la famiglia e il paese natale. Questa decisione avrebbe cambiato per sempre la sua vita e la storia del tennis.
Dopo essersi stabilita negli Stati Uniti, Navratilova iniziò a concentrarsi pienamente sulla sua carriera tennistica. Con l’aiuto di allenatori di alto livello e un intenso programma di allenamento, il suo gioco migliorò rapidamente. Era nota per il suo stile di gioco aggressivo e per la sua straordinaria abilità a rete, una combinazione che la rese una delle tenniste più temute del circuito.
La carriera straordinaria e i record
Nel 1978, Navratilova vinse il suo primo titolo del Grande Slam a Wimbledon, battendo Chris Evert in una finale emozionante. Questo trionfo segnò l’inizio di una delle rivalità più celebri nella storia del tennis femminile. Il successo a Wimbledon fu solo l’inizio. Nel corso della sua carriera, Navratilova vinse 18 titoli del Grande Slam in singolare, 31 titoli del Grande Slam in doppio e 10 titoli del Grande Slam in doppio misto, per un totale di 59 titoli del Grande Slam, il numero più alto mai raggiunto da qualsiasi tennista, maschio o femmina. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Gli anni ’80 furono il periodo di massimo splendore per Martina Navratilova. Dal 1982 al 1986, Navratilova dominò il tennis femminile, vincendo 11 dei suoi 18 titoli del Grande Slam in singolare. La sua preparazione fisica, combinata con la sua abilità tecnica e la sua strategia in campo, la rese quasi imbattibile. Nel 1983, Navratilova perse solo sei partite in tutta la stagione e nel 1984 migliorò ulteriormente, perdendo solo tre partite su un totale di 80. Uno dei suoi maggiori trionfi fu la vittoria del Career Grand Slam, che consiste nel vincere tutti e quattro i tornei del Grande Slam almeno una volta durante la carriera. Navratilova completò questo traguardo nel 1983, dimostrando la sua versatilità e abilità su tutte le superfici di gioco.
La rivalità con Chris Evert
La rivalità con Chris Evert è una delle più iconiche nella storia del tennis. Le due giocatrici si incontrarono 80 volte tra il 1973 e il 1988, con Navratilova che vinse 43 di questi incontri. Questa rivalità non solo definì una generazione di tennis femminile, ma contribuì anche a elevare il profilo dello sport in tutto il mondo. Le loro partite erano spesso combattute e piene di tensione, con Evert che rappresentava il classico gioco da fondo campo e Navratilova che portava in campo un gioco aggressivo e orientato verso la rete.
Nonostante la loro intensa competizione, Navratilova ed Evert svilupparono un profondo rispetto e una forte amicizia. La loro rivalità è stata fondamentale per il successo e la popolarità del tennis femminile durante gli anni ’70 e ’80, attirando milioni di fan e aumentando la visibilità dello sport.
L’impegno nel sociale
Oltre ai successi in campo, Navratilova ha affrontato numerose sfide personali. Una delle più significative fu la sua decisione di dichiarare pubblicamente la propria omosessualità nel 1981. In un’epoca in cui l’accettazione della comunità LGBTQ+ era molto inferiore rispetto a oggi, questa decisione richiedeva un grande coraggio. Navratilova divenne una delle prime atlete di alto profilo a dichiararsi apertamente omosessuale, aprendo la strada per una maggiore inclusione e accettazione nello sport. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Inoltre, ha sostenuto i diritti degli animali e ha lavorato con varie organizzazioni di beneficenza per migliorare la vita delle persone svantaggiate. Nel 2010 Navratilova annunciò di aver ricevuto una diagnosi di carcinoma duttale in situ (DCIS), una forma non invasiva di cancro al seno. La sua lotta contro il cancro e la sua apertura riguardo alla diagnosi e al trattamento hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della diagnosi precoce e della ricerca sul cancro.
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