Morte di Liam Payne, continuano le indagini
In particolare, TMZ riporta che, poco prima di morire, Liam Payne sarebbe stato sotto l’effetto di “Cristal”, una forma di metanfetamina altamente potente, nota per indurre attacchi psicotici e allucinazioni. L’autopsia ha confermato la presenza di diverse droghe nel corpo del cantante, tra cui cocaina, crack, ketamina ed ecstasy.
La polizia ha spiegato che queste sostanze possono provocare forti sbalzi emotivi, euforia e depressione, rendendo chi le assume estremamente aggressivo. Poco prima della caduta, infatti, il personale dell’hotel aveva chiamato le autorità allarmato dai comportamenti aggressivi del cantante all’interno della sua suite. Finora, cinque persone sono state interrogate: tre dipendenti dell’hotel e due donne che avrebbero trascorso la notte con lui. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso e non ci sono conferme ufficiali definitive sulla dinamica dei fatti.
Gli investigatori ritengono che gli eccessi di quella notte, che hanno lasciato la stanza d’albergo di Liam Payne in condizioni caotiche con oggetti distrutti, possano aver contribuito al suo fatale gesto. Il risultato di un drammatico effetto domino in cui droghe, sentimenti autodistruttivi e solitudine hanno avuto la meglio su un giovane di 31 anni.
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