Asilo e responsabilità in valutazione
Nel momento dell’incidente, erano presenti 60 bambini e 14 operatori, un rapporto numerico che la cooperativa Koinè, responsabile della struttura, sostiene essere conforme alle normative vigenti. Tutti gli operatori erano formati e aggiornati, ma le domande su sorveglianza e sicurezza restano aperte. Tra le educatrici indagate figura anche quella che ha scoperto Leonardo e ha cercato di soccorrerlo, poi ricoverata in stato di choc. Gli inquirenti stanno ora approfondendo se l’area verde fosse davvero sicura, quanto tempo sia passato prima che ci si accorgesse di quel che stava accadendo e se il “bosco” educativo ponesse rischi non adeguatamente valutati.
Comunità e ricerca della verità per Leonardo
Mentre i carabinieri acquisiscono le immagini di una telecamera privata affacciata sul cortile — ora sotto sequestro — la cooperativa Koinè ha istituito una commissione interna per ricostruire ogni passaggio organizzativo di quella terribile mattina. Ma a Soci, non basta la tecnica per lenire il dolore. Giovedì 13 novembre, oltre duemila persone hanno partecipato a una fiaccolata silenziosa che, dal sagrato della chiesa di San Niccolò al giardino dell’asilo, ha unito la comunità in un abbraccio di lumini, peluche e mani strette. Ora si attende l’autopsia e i referti forensi, ma quello che resta è un’unica, urgente richiesta: capire cosa è successo davvero e fare in modo che tragedie simili non si ripetano mai più.
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