
Roberto Mancini torna a parlare del suo addio alla Nazionale italiana e non nasconde un velo di malinconia. L’ex ct azzurro, ospite del Festival dello Sport di Trento, ha raccontato il suo punto di vista sul passato, sulle incomprensioni con la Federazione e sul futuro del calcio italiano, ammettendo di aver sperato in un ritorno dopo l’addio di Luciano Spalletti.
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— Sportitalia (@tvdellosport) October 11, 2025
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“Tornare in Nazionale resta un sogno, come ho detto prima speravo di poter vincere anche un Mondiale“, ha confessato Mancini. “La speranza c’è sempre, però poi il calcio è strano, a volte riserva delle cose inaspettate. Sinceramente, dopo l’addio di Spalletti, ci ho sperato, ma sapevo che sarebbe stato quasi impossibile“.
Il tecnico ha poi ripercorso i momenti difficili che hanno portato alla rottura con la Figc: “Ci sono state delle incomprensioni, perché era un momento un po’ così, neanche brutto a livello di risultati. Stavamo cambiando la squadra, inserendo tanti giovani, eravamo andati per due anni consecutivi alla fase finale della Nations League“.
“Sarebbe stato meglio chiarire quelle incomprensioni, forse da parte mia in primis. Avrei dovuto spiegare meglio certe situazioni. Forse non c’è stato questo passo e poi si fanno delle scelte che risultano anche sbagliate“.
Infine, un pensiero alla Nazionale di oggi e all’attuale Ct Rino Gattuso: “Sta migliorando, ci sono tanti ragazzi che erano con me, quindi è una Nazionale che sta crescendo. Sono giocatori che stanno facendo esperienza, giocano partite importanti, e secondo me è una buona squadra“.
“Rino è una persona simpaticissima, sono felice per lui che sia nel posto più bello che ci possa essere come allenatore e spero che faccia bene. La situazione è un po’ più ingarbugliata, ma nel calcio a volte succedono cose imprevedibili”.
In chiusura, Mancini ha lasciato spazio a un sorriso e a un filo di nostalgia: “Vincere un altro trofeo con l’Italia sarebbe stato bellissimo. Ma nel calcio, come nella vita, non sai mai cosa può accadere“.
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