La vita in diretta, l’avvocato di Sempio sbotta: “Non parlo più con te”. Cos’è successo (VIDEO)

Bocciolini esplode: “Sogni? Ma dai, collega…”

Bocciolini non ha accettato la vaghezza e le contraddizioni delle affermazioni di Lovati. Dopo aver ricollegato il concetto di “sicario” al contesto giuridico del processo Poggi, ha incalzato il collega: “Se lei dice che Chiara Poggi è stata uccisa da un sicario per un movente legato al Santuario, e poi ci dice che è tutto un sogno, non è coerente. La sentenza dice che Chiara conosceva chi è entrato in casa, non c’è traccia di un killer su commissione”.

Lo scambio si è fatto rapidamente incandescente, fino a degenerare. Lovati, toccato nell’orgoglio, ha perso la calma: “Come ti chiami tu? E quanti anni hai? Io parlo con il collega, non con te. Non mi interessa, non voglio più parlare con questa persona”. Una frase che ha lasciato lo studio senza parole.

Lovati che chiede a Bocciolini quanti anni ha e che gli dice di portargli rispetto e che non parlerà più con lui 🤣 Questo uomo è da tutelare ❤️ #Garlasco pic.twitter.com/hEqi7zMk2N
— bearbops 🌰 (@bearbops) June 5, 2025

La reazione di Matano: tensione alle stelle in diretta

A quel punto, è intervenuto Matano, cercando di riportare l’ordine. Pur difendendo la legittimità dell’intervento di Bocciolini, ha provato a chiudere il collegamento con diplomazia: “Se non vuole più parlare, ne prendiamo atto. Ma qui si cerca solo di fare chiarezza, e se ci parla di sogni, è normale che si creino domande. Noi siamo qui per raccontare la realtà, non per inseguire ricostruzioni fantasiose”.

Ma la tensione era ormai fuori controllo, e l’uscita di scena di Lovati è apparsa come un piccolo boicottaggio al dialogo. Un episodio che riaccende i riflettori sull’intricata vicenda del caso Garlasco, ma anche sulla difficoltà di mantenere un confronto sereno in TV su temi così delicati e divisivi.

Nel frattempo, l’opinione pubblica si divide: tra chi chiede maggiore sobrietà nel trattare i processi e chi continua a inseguire nuove teorie. Una cosa è certa: il caso Poggi continua a scuotere le coscienze, a vent’anni quasi dall’omicidio.