x

x

Vai al contenuto

Kata scomparsa, svolta choc nel caso: chi sono indagati ora

Una svolta scioccante è avvenuta nel caso della scomparsa di Kata, la bambina di origine peruviana scomparsa a Firenze il 10 giugno scorso. Dopo aver trovato del materiale biologico all’Astor la Procura ha formalizzato una richiesta di rogatoria in Perù per ascoltare alcune testimonianze.

Leggi anche: Covid, casi in aumento: la reazione di Matteo Bassetti

Leggi anche: La favola di Kiefer e il telefono di Sharapova: così i tennisti danno il proprio contributo nella lotta al Covid-19

Kata scomparsa: l’indagine procede

Primo elemento nuovo apportato al caso della scomparsa di Kata riguarda il luogo in cui la piccola è stata vista l’ultima volta. Ecco infatti che, la procura fiorentina ha notificato un avviso di garanzia a cinque ex occupanti dell’ex hotel Astor, dove la piccola di cinque anni viveva con la sua famiglia. Questa mossa è stata necessaria per eseguire accertamenti tecnici irripetibili volti a scoprire la presenza di materiale biologico o genetico e all’estrapolazione di eventuali profili del DNA da borsoni, trolley e da rubinetti delle stanze dell’hotel e alla loro successiva comparazione con quello della vittima.

Leggi anche: Matteo Bassetti va in vacanza, poi il dramma: rimane senza parole

Leggi anche: Massimo Galli lancia l’allarme: le sue parole sul Covid

Gli indagati

Tre dei cinque indagati sono stati catturati dalle telecamere mentre uscivano dall’ex albergo il 10 giugno, lo stesso giorno della scomparsa di Kata. In quel momento, trasportavano un borsone e due trolley, delle dimensioni tali da poter occultare la bambina. Inoltre, questi stessi indagati avrebbero utilizzato gli stessi bagagli il 17 giugno, durante lo sgombero dell’edificio. Gli altri due indagati sono occupanti di tre stanze diverse, dove sono state trovate tracce di presunta sostanza ematica il 11 giugno, durante le perquisizioni effettuate il giorno successivo alla scomparsa di Kata.

Leggi anche: Grande Fratello, l’addio arriva a sorpresa: tutti aspettavamo lui

Leggi anche: Incidente in diretta al Grande Fratello: scatta immediata la censura

L’inchiesta arriva in Perù

Le indagini continuano con nuove ricerche nell’ex hotel Astor, che saranno più invasive rispetto a quelle condotte nel mese di giugno. Nel frattempo, la Procura ha formalizzato una richiesta di rogatoria in Perù per ascoltare alcune testimonianze di persone che si trovano nel paese d’origine della famiglia di Kata. In particolare, si intende ascoltare uno zio paterno di Kata, detenuto in un carcere di Lima, e un altro peruviano recluso nello stesso carcere, protagonista di una vicenda di droga che risale al maggio 2022 a Firenze. Si sta cercando di verificare l’ipotesi che la bambina possa essere stata rapita per errore, legata alle vicende di droga e vendette. L’ipotesi principale degli inquirenti è che Kata sia stata vittima di un sequestro di persona a scopo di estorsione, probabilmente collegato ai conflitti e ai reati commessi durante l’occupazione dell’ex hotel Astor, in cui alcuni familiari della bambina sono stati coinvolti e arrestati.