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Kata scomparsa, l’annuncio della mamma dopo la fiaccolata stringe il cuore

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Un mese fa, il 10 giugno, la piccola Kataleya, conosciuta come Kata, è scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze, lasciando i genitori e la comunità locale nel dolore e nella disperazione. Per chiedere la liberazione e il ritorno a casa della bambina di 5 anni, un centinaio di persone, tra cui immigrati peruviani e fiorentini, si sono riuniti in una manifestazione toccante e commovente.

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Kata, la bimba scomparsa a Firenze: la manifestazione è per lei

Il corteo, partito da piazza Dallapiccola, nelle vicinanze dell’ex albergo, ha visto la partecipazione dei genitori di Kata, Miguel Angel Romero Chicclo e Kathrina Alvarez, insieme ai rappresentanti dell’associazione Penelope. L’evento ha dimostrato il sostegno e la solidarietà della comunità verso la famiglia e la speranza di riportare a casa la bambina. La mamma di Kata ha espresso il suo dolore e l’angoscia che ha affrontato in questo mese di assenza della figlia. Ha fatto un appello alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché prenda a cuore il caso e offra il suo aiuto. Ha sottolineato la mancanza di supporto e la sensazione di indifferenza che ha provato finora. La madre ha espresso il desiderio di condividere le foto di sua figlia anche all’estero, sperando che ciò possa contribuire a rintracciarla. Emanuela Zuccagnoli, presidente di Penelope Toscana, ha ribadito l’importanza di impegnarsi per trovare Kata, sottolineando che prima di tutto è una bambina, indipendentemente dalla sua origine peruviana. L’associazione ha rinnovato l’appello a chiunque abbia informazioni sulla sua scomparsa, incoraggiando anche le segnalazioni anonime. È fondamentale coinvolgere l’intera comunità di Firenze per trovare la bambina e riportarla a casa.

“Importante che la città di Firenze ci sia, perché prima di essere una bambina peruviana, Kata è una bambina. Bisogna impegnarsi per trovarla. Rinnoviamo l’appello a chi sa qualcosa di dirlo, anche in forma anonima, dobbiamo riportare a casa Kata”

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Il disperato appello

Durante la manifestazione, il corteo si è fermato di fronte all’hotel Astor, luogo in cui si è verificata la scomparsa di Kata. Il parroco ha chiesto ai partecipanti di dire una preghiera, offrendo un momento di riflessione e speranza. I genitori di Kata hanno nuovamente rivolto il loro appello alla presidente Meloni attraverso un video, chiedendo il suo aiuto e incoraggiando anche tutte le mamme di Firenze a partecipare alla manifestazione. È passato un mese dalla scomparsa della loro bambina e desiderano sentire il sostegno e la vicinanza della comunità e delle autorità. La madre di Kata ha evidenziato la perdita di tempo nelle prime fasi delle ricerche, quando si è concentrato l’attenzione all’interno dell’hotel, nonostante fosse evidente che la bambina non fosse più lì. Con il trascorrere del tempo, l’angoscia e l’incertezza aumentano, e la madre implora aiuto. Non sa dove possa essere la sua piccola, né da dove iniziare a cercarla. L’ipotesi che Kata possa essere stata portata all’estero è una possibilità che non può essere ignorata, ed è per questo che desidera che la foto della figlia venga condivisa anche fuori dall’Italia, sperando che possa raggiungere chiunque possa avere informazioni utili.

 “Un mese senza sapere nulla della mia bimba è un’eternità – dice -. Non so dove possa essere. Non saprei nemmeno dove cominciare a cercarla. Magari l’hanno portata all’estero. Per questo voglio che la sua foto venga condivisa anche fuori dall’Italia”.