
La Juventus frena ancora in campionato. Al Bentegodi finisce 1-1 tra Hellas Verona e bianconeri: la squadra di Paolo Zanetti strappa un punto prezioso al termine di una gara intensa, dove i ragazzi di Tudor non hanno saputo gestire il vantaggio iniziale e hanno rischiato seriamente la beffa nel finale.
Conceicao apre le marcature
Il tecnico bianconero Tudor sceglie Yildiz e Conceicao a supporto di Vlahovic. La prima grande occasione è per il Verona: all’11’ un errore di Gatti lancia Orban, ma Di Gregorio è decisivo in uscita. Al 19’ arriva il vantaggio juventino: Conceicao parte da destra, salta due avversari e con un sinistro preciso dal limite batte Montipò.
CHE VERONA, FORZA HELLAS ❤
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) September 20, 2025
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Rigore di Orban per l’1-1
Il Verona reagisce con coraggio. Al 29’ Serdar ci prova al volo, ma viene murato da Kelly. Poco prima dell’intervallo, al 44’, la svolta: su rimessa di Bradaric, Joao Mario tocca il pallone con un braccio largo. Dopo la revisione VAR, l’arbitro Rapuano concede il rigore. Dopo un battibecco con Giovane, dal dischetto va Orban che spiazza Di Gregorio e ristabilisce la parità.
Ripresa equilibrata e brividi per la Juve
In avvio di secondo tempo la Juventus sfiora il gol con Vlahovic, il cui sinistro viene respinto da Montipò. Il Verona risponde subito con Orban, che costringe Di Gregorio alla deviazione in corner. Con i cambi (fuori Locatelli, dentro Koopmeiners; Openda e Adzic per Vlahovic e Thuram), il match si accende.
Al 69’ il Bentegodi esplode sul gol di Serdar, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Poco dopo è ancora Orban a seminare il panico: prima con un tiro alto, poi con una conclusione a giro che sfiora il palo. Nel finale la Juve prova a spingere ma senza creare vere occasioni.

Un punto che pesa più al Verona
Il triplice fischio sancisce un pareggio che lascia l’amaro in bocca ai bianconeri, incapaci di chiudere la partita dopo il vantaggio iniziale. Per il Verona, invece, è un punto d’oro che conferma la solidità della squadra di Zanetti e la crescita di un protagonista come Orban, autentica spina nel fianco della difesa juventina.
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