
Il mercato della Juventus fatica a decollare. Dopo le prime settimane di attesa e riflessioni, nella piazza iniziano a farsi sentire i malumori: poche operazioni concrete, diversi nodi irrisolti e qualche dubbio sulla gestione dei casi più delicati. Nel mirino, anche Damien Comolli, il nuovo direttore generale, accusato da alcuni di un approccio troppo “analitico” e distante.
🗣️#Chiellini (dir. #Juventus) a Tuttosport:
— Radio Sportiva (@RadioSportiva) July 30, 2025
«Si sta cercando di costruire una base, perché senza una base forte non si può tornare a vincere. L’idea è dare solidità, in modo che questo gruppo possa crescere e prendersi l’onere e l’onore di portare avanti un nuovo ciclo vincente». pic.twitter.com/0lYH3lSDlE
A gettare acqua sul fuoco ci ha pensato Giorgio Chiellini, attualmente Director of Football Strategy della Juventus. L’ex capitano bianconero ha voluto chiarire i meccanismi interni della nuova dirigenza, e si è detto sicuro che la strada intrapresa è quella giusta.
“Al comando del club non c’è solo una persona: siamo un gruppo che cerca di ottenere il massimo”, ha dichiarato in un’intervista a Tuttosport. Chiellini ha poi ribadito che il suo ruolo non tocca direttamente le scelte di mercato, ma ha assicurato che la direzione è chiara. (continua dopo la foto)

“Stiamo mettendo le basi per un nuovo ciclo vincente“, ha spiegato quello che è stato uno dei giocatori più rappresentativi della Juve e della Nazionale. “L’idea è dare solidità a questo gruppo, affinché possa crescere e prendersi l’onere e l’onore di riportare in alto la Juve“.
Parole distensive anche su Comolli, figura centrale e al centro di critiche per la gestione secondo alcuni poco lungimirante di alcuni casi spinosi e per un (presunto) eccessivo affidamento ai dati e alle indicazioni che provengono dalla tecnologia.
“Non è vero che è l’uomo degli algoritmi. È attento ai numeri, certo, ma non è solo dati e niente presenza umana”, ha assicurato Chiellini, che ha anche raccontato un aneddoto curioso: “L’avevo conosciuto a marzo a una riunione UEFA. Siamo capitati vicini a tavola, abbiamo chiacchierato a lungo senza sapere che ci saremmo trovati a lavorare insieme. Ci abbiamo riso su quando è arrivato a Torino”. (continua dopo la foto)

Spazio infine anche a un bilancio sull’operato di Igor Tudor, confermato sulla panchina bianconera. Chiellini si è detto soddisfatto: “Ha dimostrato cosa rappresenta per lui la Juve e lo ha trasmesso ai giocatori. Il quarto posto e il buon Mondiale per club testimoniano il suo lavoro“.
Sulle amichevoli internazionali: “La partita col City è stata un passo falso per fatica, ma contro il Real abbiamo giocato in modo onorevole. Magari, con un pizzico di fortuna…”. Il cantiere Juve è aperto, e le fondamenta, almeno secondo Chiellini, sono state gettate. Ora però servono i fatti.
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