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Juventus, David e Yildiz a tempo scaduto salvano Spalletti in Champions

La Juventus soffre il sintetico dell’Aspmyra Stadion e il ritmo del Bodo e subisce l’aggressività degli avversari, tecnicamente modesti ma fisicamente molti concreti. L’attacco leggero scelto da Spalletti, con Conceicao e Adzic alle spalle di Openda, crea qualche occasione ma non riesce a sfondare, complici anche un paio di belle parate del portiere norvegese. Ma non è una bella Juve.

Le folate individuali non bastano e al 27’ i norvegesi passano: Blomberg approfitta di una dormita collettiva e infila il vantaggio, mentre la Signora resta scollegata e in ritardo sulle seconde palle. Qualche accelerazione di Conceicao e le verticalizzazioni di Miretti mantengono in partita i bianconeri, ma il primo tempo resta piuttosto opaco.

L’intervallo diventa il punto di rottura. Spalletti, insoddisfatto e infreddolito, manda in campo Kenan Yildiz al posto di Adzic e la Juventus si trasforma. Il turco, con il numero dieci sulle spalle, aumenta ritmo, qualità e imprevedibilità. Al primo affondo manda in crisi la difesa norvegese e nel caos Openda trova l’1-1, interrompendo un digiuno che durava da aprile.

Ogni pallone che passa dai piedi di Yildiz diventa una giocata utile: Miretti si vede annullare un gol, poi serve a McKennie l’assist del 2-1 che ribalta la gara in sei minuti. La Juventus sembra in controllo, ma il finale sarà un’altra montagna russa. (continua dopo la foto)

All’84’ la partita si piega nella direzione sbagliata: Cabal entra in ritardo su Auklend e il Bodo ottiene un rigore evidente. Quando Fet spiazza Perin all’87’, firmando il 2-2 e spegnendo l’entusiasmo bianconero, le cose per Spalletti sembrano mettersi malissimo. Ma per fortuna dell’ex Ct della Nazionale, i minuti di recupero si trasformano in un romanzo a lieto fine.

Al 91’ Makkelie segnala sei minuti di recupero, e proprio lì la Juventus trova il guizzo vincente. Yildiz parte palla al piede, salta l’uomo e calcia: Haikin respinge, ma sul pallone vagante arriva Jonathan David, che spinge dentro da due passi il 3-2. Un minuto prima, era stato Bjortuft a salvare sulla linea un altro tentativo del canadese, evitando un gol già fatto.

La squadra di Spalletti festeggia il primo successo europeo, si porta a 6 punti e resta pienamente in corsa per i playoff, con l’obiettivo di raccogliere almeno altri 6 punti contro Pafos, Benfica e Monaco. In Norvegia vincono il carattere, la qualità di Yildiz e il fiuto di David. E per ora basta questo. Ma se la Juve vorrà cambiare passo e far valere le proprie ambizioni in Italia e in Europa, ci vorrà un cambio di passo, perché quella vista in Norvegia è quantomeno una squadra convalescente.

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