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Juventus, Comolli vola in Usa: c’è da risolvere il nodo Vlahovic

Alla Juventus è scattata l’ora della verità per Dusan Vlahovic. Nel ritiro americano, dove la squadra attende l’esordio al Mondiale per Club, il clima è rovente non solo per le temperature della West Virginia. Al “Greenbrier America’s Resort”, infatti, sbarcherà nei prossimi giorni Damien Comolli per sedersi faccia a faccia con l’attaccante serbo.

Un incontro che definirà il futuro della Juve sul mercato: senza chiarezza da parte di Vlahovic, sarà impossibile chiudere altri colpi per l’attacco. Da settimane, in società si parla chiaro: prima di muovere milioni serve sapere se Dusan resterà o saluterà.

Il contratto di Vlahovic, in scadenza nel 2026, pesa maledettamente: oltre 12 milioni di euro l’anno, una cifra che Comolli spera di abbassare. In alternativa, si valuterà la cessione per fare cassa e liberare spazio salariale. La Juve vuole risposte immediate per pianificare il mercato in entrata e chiudere la telenovela che tiene in ostaggio le strategie bianconere.

Nel frattempo, i possibili sostituti restano sul taccuino. L’obiettivo numero uno resta Victor Osimhen, ma l’affare è complicato: tra il Napoli, il Galatasaray in pressing e la valutazione alle stelle, la pista è tutt’altro che agevole.

Più concreta, invece, la suggestione che porta a Gyökeres. Lo svedese, già promesso sposo dell’Arsenal, piace moltissimo a Torino. Lo Sporting continua a spingere per l’opzione Juve, forte di un’offerta bianconera che sfiora i 70 milioni: nessun altro si è spinto così oltre. A patto però che parta Vlahovic.

Come terza opzione, a sorpresa spunta Emmanuel Esseh Emegha dello Strasburgo. Un nome che Comolli conosce bene dai tempi del Tolosa: classe 2003, 14 gol e 3 assist nell’ultima Ligue 1, rappresenta una scommessa intrigante ma resta sullo sfondo.

Per ora, tutto ruota attorno a un’unica certezza: senza la parola definitiva di Vlahovic, la Juve non potrà fare altro che restare ferma ai blocchi di partenza.

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