
Un mercato ancora dai contorni incerti quello della Juventus, che finora ha alternato mosse oculate a fasi di stallo e occasioni mancate. Da un lato il nuovo corso impostato da Comolli cerca solidità economica e identità tecnica, dall’altro rimangono diversi nodi irrisolti, tra trattative complesse, giocatori da piazzare e priorità ancora sospese.
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— JNetwork24 (@J_network24) July 15, 2025
Ora, in attesa di capire come finirà il braccio di ferro per Francisco Conceição, si apre una finestra inattesa: Nico Gonzalez può finire in Arabia Saudita. Per l’argentino ex Fiorentina, arrivato solo dodici mesi fa per una trentina di milioni, si profila un addio lampo. Fuori dai piani tattici di Igor Tudor, che nel suo 3-4-2-1 non prevede esterni d’attacco classici, Gonzalez è finito nel gruppo degli esuberi. (continua dopo la foto)

Secondo quanto trapela, il giocatore ha dato il via libera al suo entourage per trattare con l’Al Ahli, uno dei club più attivi della Saudi Pro League. Il club saudita sarebbe pronto a versare 30 milioni, cifra perfetta per la Juve per evitare minusvalenze e alleggerire un monte ingaggi che oggi risente ancora delle operazioni della gestione precedente.
L’ingaggio di 3,6 milioni netti pesa comunque in bilancio, e Tudor lo ritiene non sostenibile rispetto al contributo sul campo: appena 5 gol e 4 assist in 38 presenze. Impiegarlo da quinto o da sotto punta, le uniche soluzioni tattiche praticabili, non ha dato i frutti sperati. L’addio, insomma, sembra una soluzione vantaggiosa per tutti.
Ma il vero fronte caldo si chiama Francisco Conceição. Il classe 2002 è considerato una pedina chiave per il nuovo progetto tecnico. Il problema è che la clausola da 30 milioni per il riscatto scade questa sera: dopo la mezzanotte, il prezzo salirà a 45 milioni, come previsto dal contratto.
Il Porto al momento non è disposto a fare sconti, e nonostante la Juve sperasse di chiudere intorno ai 25 milioni dilazionabili, la linea del presidente Villas-Boas è rigida. Secondo Record, la trattativa si è trasformata in una “guerra”: la Juve punta sulla volontà del giocatore, disposto a rinunciare a 6 milioni della percentuale di rivendita per restare in bianconero. (continua dopo la foto)

Per agevolare l’intesa, la Juve sarebbe pronta ad alzare l’ingaggio del giocatore a 5-6 milioni annui, ma il tempo stringe e sullo sfondo si è mosso anche l’Everton, rappresentato dal potente agente Pini Zahavi. E si sa che le casse inglesi sono sempre molto più ricche di quelle italiane.
Due piste che spiegano bene i contrasti di questo mercato juventino: pragmatismo economico, ma con l’urgenza di non perdere terreno sul piano tecnico. E la sensazione è che le prossime 48 ore possano pesare molto sul giudizio complessivo della strategia Comolli.
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