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Jonathan David, una freccia nell’arco di Tudor

Jonathan David

Dopo aver lasciato il segno in Belgio e Francia, la sua nuova sfida per Jonathan David si chiama Juventus, dove è stato scelto non per l’effetto scenico, ma per l’equilibrio che può portare in un reparto offensivo in cerca di affidabilità.

Carriera ed esplosione al Lille

Jonathan David è nato a Brooklyn nel 2000 ed è cresciuto in Canada, iniziando a tirare i primi calci nelle giovanili dell’Ottawa Fury, prima di scegliere di emigrare in Europa. In accordo con la famiglia e il proprio agente, l’attaccante ha preferito di tentare l’avventura in Belgio, nelle fila del Gent.

Il campionato belga, senza troppe pressioni, gli ha consentito di giocare in una squadra giovane per incrementare il minutaggio e avere l’opportunità di crescere gradualmente.

David è esploso con il Gent nel 2018: subito titolare, gol all’esordio, e 14 reti nella prima stagione. L’anno dopo conquista il titolo di capocannoniere in Belgio e inizia ad attirare l’attenzione di alcuni top club. L’annata 2018-2019 è stata quella della sua precoce consacrazione. Fa suo il titolo di capocannoniere del campionato belga con 18 centri in 28 partite e segna 5 goal in Europa League, torneo nel quale la corsa del Gent si ferma nei sedicesimi contro la Roma.

Il vero salto, però, arriva con il trasferimento al Lille nell’estate del 2020. Alla sua prima stagione in Ligue 1, David si inserisce subito con efficacia, contribuendo con 13 reti in 48 presenze alla inaspettata vittoria del campionato. Tuttavia l’attacco in quella stagione è monopolizzato da Burak Ylmaz e dalla fantasia di Yazici, relegando il canadese ad un ruolo da comprimario. È nella stagione successiva che però David comincia a imporsi come riferimento offensivo: 15 gol nel campionato 2021/22, a cui si aggiungono 3 reti in Champions League. A livello statistico, i numeri restano solidi anche quando il Lille fatica a mantenere il livello di squadra campione: tra il 2022 e il 2024 David esplode, segnando 24 e 19 gol in due annate consecutive di campionato, più altri 7 gol nelle coppe europee. Nella stagione 2023/24, ad esempio, chiude con 26 reti totali in 47 partite, confermandosi uno dei migliori attaccanti in Francia per rendimento.

Tuttavia il rapporto con il club che lo ha lanciato si incrina e il centravanti rifiuta tutte le proposte di rinnovo del contratto, scegliendo di strappare un contratto vantaggioso da svincolato. Nell’ultimo biennio il Milan ha tentato di convincere il canadese, forte anche di un rapporto ottimo con la dirigenza del Lille (si vedano gli affari Maignan, Rafael Leao e Tiago Djalo). Ma David non ha temporeggiato più di tanto davanti all’offerta della Vecchia Signora. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

La scommessa della Juventus

Dopo cinque stagioni in Francia, dove ha consolidato una reputazione di goleador affidabile e costante, il suo trasferimento alla Juventus rappresenta per lui un’opportunità tutta nuova, quella di misurarsi in un campionato molto tattico, con pressioni mediatiche e aspettative altissime. Per David, la scelta è stata motivata dalla voglia di crescere e di ritrovare nuovi stimoli professionali. La scelta non è stata casuale, anche perché arriva in un momento in cui la concorrenza nell’attacco bianconero, soprattutto alla luce del caso Vlahovic e dell’inesperienza ancora di Yildiz.

David ha segnato al debutto in campionato contro il Parma, confermando di avere un istinto realizzativo che non si è smarrito lasciando la Ligue 1. Ma ciò che ha colpito di più, nelle prime uscite, non è stato solo il gol, quanto il modo in cui si è integrato nel sistema offensivo della squadra. Ha mostrato movimenti interessanti anche a primo impatto con la Serie A, inserimenti continui negli spazi stretti, e una predisposizione a dialogare con i compagni che fa pensare a un profilo più completo. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Caratteristiche tecniche e tattiche

Difficile inquadrare David come centravanti, almeno dal punto di vista delle caratteristiche fisiche. Altezza inferiore al metro e ottanta e fisico longilineo sono caratteristiche non adatte al classico bomber d’area di rigore, forte nel gioco aereo e a difendere palla. Quando le squadre in cui ha militato hanno attraversato problemi in fase offensiva, David ha comunque rispettato le aspettative in termini di numeri e prestazioni. Già al Gent aveva dimostrato numeri importanti: in 83 presenze complessive il canadese è andato a segno in 37 occasioni. A sorprendere però sono state le reti in campo internazionale, in particolar modo in Europa League tra il 2018 e il 2020 con 7 gol.

Jonathan David è stato spesso paragonato a Victor Osimhen, più per coincidenze di percorso che per reale somiglianza tecnica. Entrambi hanno avuto la loro prima grande ribalta in Belgio e il canadese ha effettivamente ereditato il posto dell’attaccante nigeriano al Lille. Tuttavia, le differenze tra i due sono evidenti. David è più rapido nello stretto e più predisposto ad attaccare la profondità, mentre Osimhen occupa l’area da centravanti ed abile in acrobazia e nel gioco aereo.

Rispetto a Osimhen, che vive soprattutto per il gol, David partecipa di più alla manovra. È rapido, tecnico e può calciare con entrambi i piedi, ma soprattutto ha una spiccata propensione al gioco verticale, a dettare il passaggio e alle triangolazioni. È per questo che può essere utilizzato sia come prima punta che in un ruolo da seconda punta o addirittura da esterno d’attacco magari in un tridente. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Come lo vede Tudor?

Sul fronte tattico, la Juventus con Tudor lo vede come una delle punte centrali, ma non necessariamente l’unica. David potrebbe giocare da punta nel 3‑4‑2‑1, o in coppia, oppure anche come mezzapunta se la posizione lo richiede. Un possibile partner offensivo potrebbe essere Kenan Yildiz, con cui David potrebbe costruire combinazioni strette. David abbassandosi per prendere palla, fare da raccordo e poi partire in profondità o tagliare verso i lati, lasciando spazio per inserimenti. Questa duttilità è vista come un punto di valore e permette cambi di assetto tattico, svariare nel fronte offensivo, non essere prevedibili. Di certo alla Juventus hanno puntato sull”esplosività del giocatore e non a trovare il sostituto di Vlahovic, data la grossa differenza tra i due profili.

Jonathan David ha costruito la sua credibilità calcistica passando per due tra le migliori “scuole” di talenti d’Europa: Gent e Lille. Entrambe note per la capacità di scovare e valorizzare giovani, sono state le tappe cruciali della sua crescita. Se saprà adattarsi al ritmo e alle pressioni della Serie A, potrà diventare un perno dell’attacco della Juve, dando quello che finora mancava al gruppo di Igo Turdor.

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