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Javier Zanetti interrogato sul caso Ultras. “Non facevano nulla di male alla società”

Javier Zanetti

Javier Zanetti, indimenticato capitano e attuale vicepresidente dell’Inter, ha risposto alle domande degli investigatori della Squadra Mobile milanese nell’ambito dell‘indagine sugli Ultras della Curva Nord nerazzurra. L’inchiesta ha portato all’arresto di 19 persone coinvolte in attività illecite.

Zanetti ha minimizzato i suoi contatti con i capi della curva. Agli inquirenti, il Vicepresidente nerazzurro ha spiegato che questo tipo di rapporti sono parte della normalità di chi lavora nel mondo del calcio. “Da 30 anni all’Inter, è normale avere contatti con gli ultras, ma non hanno mai fatto nulla di male nei confronti del club”.

Un punto importante della deposizione dell’ex capitano è stato quando Zanetti hanegato categoricamente di aver avvisato il capo ultrà Marco Ferdico di un monitoraggio della polizia sulla curva interista. L’episodio, raccontato in una telefonata da Ferdico, era susseguente all’omicidio del leader storico della curva Vittorio Boiocchi. Zanetti ha riferito di aver incontrato Ferdico solo una volta, in un contesto conviviale.

Javier Zanetti, “dei biglietti non parlai con Marotta”

Zanetti, sulla questione dei biglietti richiesti dagli ultras per la finale di Champions League 2023, ha chiarito di averne discusso con la base della dirigenza, ma non con Giuseppe Marotta. “Non avevo compiti esecutivi nel board”, ha detto agli inquirenti. Intanto l’inchiesta prosegue, e anche il capitano del Milan, Davide Calabria, sarà presto sentito riguardo alla sua conoscenza con Luca Lucci, leader degli ultras milanisti.

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