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Jannik Sinner danza anche fuori dal campo: cos’è successo con Iga Swiatek

A Wimbledon è stato il giorno della storia, ma è diventato anche quello della commedia romantica. Perché sì, Jannik Sinner ha appena vinto il trofeo più prestigioso – il primo italiano a riuscirci – ma ha anche mostrato al mondo che dietro al robot del tennis c’è un ragazzo capace di farsi amare anche fuori dal campo, con quei suoi modi timidi e genuini che lo rendono più british dei reali stessi.

La giornata di gloria era già iniziata col botto: battuto Alcaraz, ginocchia sull’erba, racchetta al cielo e applausi che fanno tremare il Centre Court. Ma il vero show inizia dopo, con la cerimoniera di Wimbledon che spunta come un personaggio di Downton Abbey a spiegare a Sinner come muoversi davanti ai Windsor.

Ed è lì che Jannik, perfezionista anche nelle public relations, si ferma e chiede con aria candida: “Her Highness…?”. Insomma: “Devo chiamarla Sua Altezza?”. Un principe del tennis che chiede istruzioni su come comportarsi con i reali: altro che protocollo, qui siamo nel cuore della commedia.

Ma poi fila tutto liscio, tra inchini accennati, selfie con George e Charlotte, e una domanda che farebbe sciogliere anche il cuore di Camilla: “E voi giocate a tennis?”. Trofeo sotto il braccio, sorriso a 32 denti e quell’aria da campione che è riuscito a restare ragazzo, anche nel giorno in cui è diventato leggenda. (continua dopo la foto)

Ma Wimbledon non è Wimbledon senza il tradizionale ballo dei vincitori. Ed ecco spuntare Iga Swiatek, la regina polacca dell’erba (anche lei per la prima volta), e scatta il momento danza. Sinner, che di passi ne conosce parecchi (ma solo in campo), si lancia con autoironia: “Con il ballo me la cavo molto male, ma me ne frega relativamente…”, ride Jannik, con l’entusiasmo di chi ha appena conquistato l’Olimpo.

“La giornata è andata bene!”, ha aggunto con ironia. “Il ballo va come va, ma sono convinto che anche lì troverò una soluzione”. E lì, tra note leggere, risate e occhi puntati su di loro, il re e la regina di Wimbledon sembrano molto meno sicuri che sull’erba.

I più pignoli e gli esperti di danze avranno certamente notato errori e tempi non rispettati, ma a noi i due ballerini sono sembrati perfetti anche sul palco. E hanno chiuso il sipario su un torneo che ha visto trionfare non solo il talento, ma anche l’eleganza della semplicità.

Con buona pace del galateo, del rigore inglese e dei passi sbagliati: perché quando vinci così, puoi anche ballare fuori tempo. Ma resti perfetto lo stesso.

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