x

x

Vai al contenuto

Ivanisevic rompe il silenzio dopo la rottura con Djokovic

Ivanisevic rompe il silenzio dopo la rottura con Djokovic

Ivanisevic rompe il silenzio dopo la rottura con Djokovic. Il tennis è uno sport della racchetta che vede opporsi due o quattro giocatori (due contro due nella specialità del doppio) in un campo da gioco diviso in due metà da una rete alta 0,914 m al centro e 1,07 m ai lati. Tra i tennisti più forti al mondo c’è sicuramente Djokovic e per sei anni a partire dal 2018 il suo allenatore è stato Goran Ivanisevic. Goran Ivanisevic ha rilasciato un’intervista esclusiva a Sasa Ozmo di Sport Klub, durante la quale ha parlato della rottura con Djokovic. (Continua a leggere dopo le foto)

Goran Ivanisevic ha rotto il silenzio dopo la separazione con Novak Djokovic. Il coach croato ha parlato in esclusiva a Sasa Ozmo di Sport Klub, queste le sue parole: “Non so per quanto tempo Novak Djokovic andrà avanti a giocare, ma la persona giusta per lui è Nenad Zimonjic. Conosce molto bene Novak e ha grande competenza tennistica. In questo momento Novak non ha bisogno di una persona nuova, dopo 10 giorni impazzirebbe. Lui conosce già tutto, ma l’approccio di Ziki (il soprannome di Zimonjic, ndr) potrebbe aiutarlo. Zimonjic conosce benissimo la mentalità di Nole, hanno già lavorato insieme in Coppa Davis. Credo che Novak troverà le motivazioni, ne sono sicuro. Gli auguro l’oro olimpico con tutto il cuore, anche più degli Slam. È qualcosa che vuole, sente di doverlo a qualcuno, anche se non deve niente a nessuno… Gli auguro di vincere alle Olimpiadi. […] È stato un lungo viaggio, è stato un onore stare accanto a Nole, ma eravamo stanchi l’uno dell’altro. […] Ci siamo seduti insieme il giorno dopo la sconfitta contro Nardi e abbiamo parlato. Sono davvero felice di averlo fatto di persona. Dopo tutte le cose affrontate insieme dopo cinque anni, era l’unico modo giusto per chiudere. Non sarebbe stato corretto farlo tramite un messaggio o una telefonata. Abbiamo riso e parlato. Io gli ho detto come mi sentivo e lui ha fatto altrettanto […]”.