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Inter, sfumati i grandi obiettivi spuntano nomi nuovi: c’è anche un ex Juventus

A meno di una settimana dall’inizio del campionato, il mercato dell’Inter resta bloccato. Tanti nomi circolati, altrettanti contatti avviati, ma nessuna trattativa chiusa. Lo stato maggiore nerazzurro si è ritrovato ieri ad Appiano Gentile con una certezza: servono due rinforzi entro la fine della sessione, un centrocampista “totale” e un difensore duttile.

Con il passare del tempo, però, le piste principali si complicano e cresce lo sconcerto dei tifosi, già irritati dal continuo rincorrersi di voci e trattative sfumate. Il profilo preferito da Cristian Chivu e dalla dirigenza è sempre Manu Koné, francese classe 2001 che la Roma considera incedibile a meno di un’offerta altissima.

I nerazzurri sarebbero disposti a mettere sul piatto l’intero budget “lookmaniano”, circa 45 milioni, ma al momento non si registrano aperture dalla Capitale. I giallorossi devono fare i conti con il fair play Uefa e valutano con estrema cautela ogni mossa, tenendo la porta solo socchiusa. (continua dopo la foto)

Per cautelarsi, Beppe Marotta e Piero Ausilio guardano altrove. Intriga Djaoui Cissé, talento del Rennes classe 2004, definito dagli osservatori una sorta di “Koné in miniatura”. Colonna dell’U21 francese, Cissé è reduce da un Europeo di categoria chiuso con tre gol e lo status di rivelazione. Il Rennes però lo ha blindato fino al 2029 e chiede oltre 30 milioni, cifra ritenuta troppo alta per un talento che deve ancora maturare.

L’Inter continua a scandagliare il mercato europeo: osservato con attenzione Mahamadou Doumbia dell’Anversa, mediano del 2004 seguito anche da altri club di vertice. Il gradimento per Cissé è comunque superiore, grazie alle caratteristiche che combaciano perfettamente con quelle richieste: pressing intelligente, strappi in verticale, modernità di gioco. “Stiamo cercando un centrocampista capace di cambiare passo alla squadra“, filtra dall’area tecnica. (continua dopo la foto)

Parallelamente si lavora per un difensore che svecchi un reparto guidato dagli esperti Acerbi e De Vrij. In salita la pista che porta a Oumar Solet dell’Udinese: i friulani rifiutano il prestito, mentre i nerazzurri vogliono vincolare l’operazione alla risoluzione dei problemi legali del francese, accusato di violenza sessuale.

Se Benjamin Pavard dovesse cedere alle sirene saudite del Neom o a qualche club francese, l’investimentonel reparto arretrati potrebbe diventare più corposo. Tra i nomi seguiti c’è anche Renato Veiga, ex Juventus oggi al Chelsea, pronto a lasciare Londra a titolo definitivo per una cifra superiore ai 30 milioni.

Insomma ancora tanti nomi ma un’idea di poca concretezza. E se si sfogliano i social, i nuovi giocatori associati ai nerazzurri non convincono i tifosi (per usare un eufemismo), che da Leoni, Konè e Lookman vedono cambiare gli obiettivi in quello che sembra un percorso di ridimensionamento. E sul quale non vi è alcuna certezza, ancora una volta.

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