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Inter, Pio Esposito “il predestinato” vuole prendersi tutto: anche grazie a Chivu

C’è un predestinato all’Inter, o almeno così pensano tutti: Pio Esposito potrebbe essere il centravanti d’area che l’Italia, soprattutto in chiave Nazionale maggiore, sogna da anni. Un attaccante con struttura, fisico, tecnica e mentalità, cresciuto in casa nerazzurra, protagonista di una grande stagione allo Spezia e oggi blindato da Marotta con un contratto fino al 2030. Lo volevano in molti, ma l’Inter ha rifiutato tutte le offerte.

Dopo una stagione da 19 gol in Serie B, Pio è tornato alla base, pronto a giocarsi le sue carte con Cristian Chivu. E l’esordio estivo con gol immediato contro l’Under 23, dopo quello segnato al Mondiale per Club dove ha impressionato tutti, è già un bel segnale: questo ragazzo non ha intenzione di aspettare.

Il ct nerazzurro lo ha voluto in prima squadra e non ha mai nascosto la propria fiducia. Qualche settimana fa lo ha detto senza mezzi termini: “Pio sarà il futuro della Nazionale italiana”. A 19 anni, l’attaccante che ha convinto anche Chivu, al punto da farlo capitano della Primavera già a 16 anni, è davanti alla stagione che potrebbe segnare la svolta.

Esposito ha già dimostrato di essere un 9 puro, uno che si muove bene in area, protegge palla e finalizza. Come racconta un episodio emblematico durante il match con l’Under 23: Acerbi lo richiama e gli dice “Resta lì e proteggi palla”. E lui lo fa, come sa fare. Pochi minuti dopo arriva il gol su cross di Dimarco: primo pallone toccato, palla in rete. (continua dopo la foto)

Il 3-4-2-1 è un modulo pensato per esaltarne le caratteristiche. Nel test recente ha preso il posto di Lautaro giocando da vertice alto, con alle spalle Thuram e Zalewski. Una posizione che lo isola, ma al tempo stesso lo mette al centro del gioco: è il suo habitat. Lo era già allo Spezia, nel 3-5-2, dove si alternava con compagni più mobili come Di Serio, Soleri o Falcinelli, fungendo sempre da punto di riferimento centrale.

Pio è un attaccante che segna in tutti i modi. Al Mondiale, contro il River, ha stoppato la palla e ha calciato in porta con naturalezza. Un gol da punta vera, che ha fatto parlare di lui addirittura come possibile erede di Vieri. Chivu, però, mantiene il profilo basso: “Ha grandi margini, ma deve restare con i piedi per terra”.

L’Inter se lo gode e ha già deciso: niente prestito, resta in rosa per crescere sotto l’ala di Lautaro. E magari, in alcune partite, giocarci pure insieme. Chivu ci crede, Pio lavora. E intanto un pensiero azzurro comincia a prendere forma, perché anche Gattuso ha iniziato a seguirlo.

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