
C’è un predestinato all’Inter, o almeno così pensano tutti: Pio Esposito potrebbe essere il centravanti d’area che l’Italia, soprattutto in chiave Nazionale maggiore, sogna da anni. Un attaccante con struttura, fisico, tecnica e mentalità, cresciuto in casa nerazzurra, protagonista di una grande stagione allo Spezia e oggi blindato da Marotta con un contratto fino al 2030. Lo volevano in molti, ma l’Inter ha rifiutato tutte le offerte.
🦅 Un tifoso speciale ad osservare l'allenamento delle Aquile
— Spezia1906 (@Spezia_1906) August 5, 2025
⚽ Pio #Esposito è tornato in visita a Follo 🤍https://t.co/jvJf4mH1sz
Dopo una stagione da 19 gol in Serie B, Pio è tornato alla base, pronto a giocarsi le sue carte con Cristian Chivu. E l’esordio estivo con gol immediato contro l’Under 23, dopo quello segnato al Mondiale per Club dove ha impressionato tutti, è già un bel segnale: questo ragazzo non ha intenzione di aspettare.
Il ct nerazzurro lo ha voluto in prima squadra e non ha mai nascosto la propria fiducia. Qualche settimana fa lo ha detto senza mezzi termini: “Pio sarà il futuro della Nazionale italiana”. A 19 anni, l’attaccante che ha convinto anche Chivu, al punto da farlo capitano della Primavera già a 16 anni, è davanti alla stagione che potrebbe segnare la svolta.
Esposito ha già dimostrato di essere un 9 puro, uno che si muove bene in area, protegge palla e finalizza. Come racconta un episodio emblematico durante il match con l’Under 23: Acerbi lo richiama e gli dice “Resta lì e proteggi palla”. E lui lo fa, come sa fare. Pochi minuti dopo arriva il gol su cross di Dimarco: primo pallone toccato, palla in rete. (continua dopo la foto)

Il 3-4-2-1 è un modulo pensato per esaltarne le caratteristiche. Nel test recente ha preso il posto di Lautaro giocando da vertice alto, con alle spalle Thuram e Zalewski. Una posizione che lo isola, ma al tempo stesso lo mette al centro del gioco: è il suo habitat. Lo era già allo Spezia, nel 3-5-2, dove si alternava con compagni più mobili come Di Serio, Soleri o Falcinelli, fungendo sempre da punto di riferimento centrale.
Pio è un attaccante che segna in tutti i modi. Al Mondiale, contro il River, ha stoppato la palla e ha calciato in porta con naturalezza. Un gol da punta vera, che ha fatto parlare di lui addirittura come possibile erede di Vieri. Chivu, però, mantiene il profilo basso: “Ha grandi margini, ma deve restare con i piedi per terra”.
L’Inter se lo gode e ha già deciso: niente prestito, resta in rosa per crescere sotto l’ala di Lautaro. E magari, in alcune partite, giocarci pure insieme. Chivu ci crede, Pio lavora. E intanto un pensiero azzurro comincia a prendere forma, perché anche Gattuso ha iniziato a seguirlo.
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