
Inter, missione compiuta. “He got game”, il ragazzo sa giocare. La frase che ha ispirato uno dei capolavori di Spike Lee, il famoso regista presente in tribuna con indosso una maglia nerazzurra, si è trasformata nel manifesto della serata di San Siro, dove Marcus Thuram ha acceso il luna park nerazzurro con un destro all’incrocio che ha steso il Feyenoord per la seconda volta consecutiva.
Alla fine l’Inter vince 2-1, vola ai quarti di Champions League vincendo una partita un po’ strana, con il Feyenoord sbilanciato in avanti e i nerazzurri che sprecano una incredibile quantità di contropiede. Ora la squadra di Inzaghi troverà il Bayern Monaco sulla sua strada, una delle grandi d’Europa.
L’Inter parte aggressiva e dopo soli otto minuti passa in vantaggio con una prodezza di Thuram, servito da Carlos Augusto: controllo, sterzata e conclusione perfetta all’incrocio, proprio come nel derby del 5-1 contro il Milan. Il Feyenoord accusa il colpo, il gol rende un’eventuale rimonta, già difficilissima, praticamente impossibile.

L’Inter però tira un po’ i remi in barca e cerca più che altro di addormentare il gioco, mentre gli olandesi – che ormai non hanno più niente da perdere – si gettano in avanti pressando altissimi. Una tattica che frutta qualche mischia e, soprattutto, il pareggio, che arriva al 43’ su calcio di rigore con Moder per un fallo di Calhanoglu.
Nella ripresa, però, i nerazzurri riprendono subito il controllo. Al 51’ Taremi si guadagna un rigore con un guizzo d’astuzia su un controllo sbagliato di un difensore avversario, e Calhanoglu dal dischetto è una sentenza: 47 penalty segnati in carriera, 23 con l’Inter. L’1-1 dura poco, e il Meazza esplode. Poco dopo Inzaghi sostituisce il regista turco con Asslani, che risulterà l’unica vera delusione della serata di Coppa.
Il giovane centrocampista albanese, nonostante sia all’Inter da molto tempo, sembra sempre in difficoltà nel ruolo di centrale davanti alla difesa. Dopo un minuto perde una palla sanguinosa ed è costretto a placcare un avversario lanciato a rete: ammonito, sarà squalificato per l’andata con il Bayern. Da lì in poi, frastornato, Asslani non ne azzecca più una, compreso un corner spedito fuori quasi sull’angolo opposto.
Il Feyenoord continua ad attaccare e l’Inter, pur non apparsa impeccabile in fase difensiva dove ha sofferto per qualche distrazione di troppo, ha almeno 5 o 6 occasioni per segnare il 3-1 in contropiede ma, o per eccesso di generosità, o viceversa, spreca troppo. Un problema non nuovo per i nerazzurri, che stasera non ha pesato, ma che in partite più combattute può fare la differenza.
Inter, ora i quarti contro il Bayern Monaco
Nel finale, l’Inter sfiora il tris con una traversa di Thuram e un rigore prima assegnato e poi tolto all’attaccante francese, che dopo la revisione al Var viene anche ammonito per simulazione. Da segnalare l’esordio in Champions per Matteo Cocchi e Thomas Berenbruch, due giovani del vivaio mandati in campo da Inzaghi negli ultimi dieci minuti.
I nerazzurri si preparano ora al doppio confronto con il Bayern Monaco, già affrontato nella fase a gironi dell’edizione 2022-23, quando i tedeschi vinsero entrambe le sfide per 2-0. Ma questa Inter è maturata e, se sta bene, ha la consapevolezza di potersela giocare con chiunque.
Nota stonata nel finale l’infortunio di Frattesi, uscito nella ripresa per un problema fisico, e il forfait di De Vrij nel riscaldamento, sostituito da Acerbi. Inzaghi spera di recuperarli in vista della sfida contro l’Atalanta, anche se aleggia un po’ di preoccupazione. Ma intanto l’Inter è nel G8 d’Europa e sogna di scrivere un’altra pagina di storia.
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