Milan contro Inter, e Milano si accende di passione. San Siro si prepara a un derby atteso, uno scontro che non sarà decisivo, ma inciderà molto sul morale. Nerazzurri e rossoneri si presenteranno entrambe con il 3-5-2, ma le interpretazioni dei due allenatori, Chivu e Allegri, saranno diverse e probabilmente decisive per il predominio sul campo.
✅| #Rabiot giocherà il derby di Milano. A confermarlo è stato Massimiliano #Allegri, in conferenza stampa, alla vigilia del match tra #Milan e Inter. pic.twitter.com/WCq4G1ut5m
— Calcio 360 gradi Italia (@calcio_360gradi) November 22, 2025
Se il calcio fosse solo questione di sistemi, si potrebbe parlare di due squadre che si specchiano. Ma, come ricordava Bruno Pesaola, “io metto in campo la squadra in modo perfetto, poi i miei giocatori si muovono…”. Ecco perché numeri e schemi semplificano, ma non raccontano tutta la storia. (continua dopo la foto)

In un confronto tra due 3-5-2, il nodo principale è chi limita il play avversario. Con Calhanoglu, trequartista di nascita, si potrebbe ipotizzare che sia lui a schermare Modric, oppure che siano le due punte nerazzurre a impedirgli ricezioni comode.
Questo comporta rischi simili a quelli visti in Milan-Napoli, dove Lobotka su Modric liberava la trequarti azzurra. Stavolta, però, il Milan potrebbe sfruttare l’attacco orizzontale formato da Leao e Pulisic, puntando al centro dai lati e creando spazi dietro le mezzali nerazzurre.
Chivu dispone di diverse opzioni in fase di uscita palla, meno sofisticate rispetto alla gestione Inzaghi, ma efficaci in determinate situazioni. Le partenze a quattro, con Calhanoglu che scende ad accompagnare il centrale e Akanji e Bastoni che si allargano, creano superiorità numerica a centrocampo. (continua dopo la foto)

Con marcature a uomo, l’Inter può sfruttare lo svuotamento del reparto centrale per lanciare le punte; con blocchi a zona, invece, saranno fondamentali cambi di gioco rapidi e riaggressioni immediate per liberare spazi.
Chivu dovrà inoltre curare le marcature preventive, perché il Milan sa essere letale quando trova libertà di manovra. La partita sarà quindi anche una sfida di intelligenza tattica: due allenatori che giocano a scacchi, dove un dettaglio può fare la differenza.
San Siro si appresta a vivere un derby super, dove sentimenti e strategia si intrecciano, e il confronto tra Chivu e Max sarà il vero spettacolo da osservare oltre ai 22 in campo.
Leggi anche:
- Italia, parla Buffon: “Abbiamo perso vent’anni, ma adesso…”
- Inter, suggestione Adeyemi: è possibile? Tutta la verità