Archiviato il poker in Champions contro il Royale Union SG, l’Inter torna in campo in Serie A con la sfida più attesa: quella contro il Napoli al Maradona. Dopo i successi su Sassuolo, Cagliari, Cremonese e Roma, i nerazzurri cercano tre punti pesantissimi nella corsa scudetto.
“Si affrontano la squadra Campione d’Italia con la squadra vice-campione d’Italia. C’è rivalità e le ambizioni sono altissime – ha dichiarato Cristian Chivu in conferenza stampa –. Sarà una gara combattuta, in cui entrambe le squadre vorranno imporsi e portare a casa il risultato. Ci giochiamo tanto, ma non tutto.”
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— Inter ⭐⭐ (@Inter) October 24, 2025
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La risposta della squadra
Chivu ha invitato a non fare paragoni con il passato:
“Non si possono fare paragoni con l’anno scorso, bisogna guardare a cosa è accaduto. Una squadra ha vinto il campionato, l’altra no. È presto per parlare di titolo, ma la rivalità c’è e si sente. È una partita dove due squadre vorranno dimostrare la loro ambizione.”
Il giorno di riposo e la fiducia nel gruppo
Sulla scelta di concedere un giorno libero prima del match, Chivu ha spiegato:
“Mi sembrava normale dare un giorno di riposo dopo tanti impegni. È il miglior allenamento per la squadra. Molti venivano da dieci giorni di ritiro con la Nazionale. A volte bisogna staccare un po’ e stare con le famiglie. Mi fido della loro professionalità e della loro responsabilità.”
L’ostacolo Napoli e la mentalità giusta
Il tecnico rumeno ha riconosciuto il peso della sfida ma invita a mantenere equilibrio:
“È una gara importante, ma è ancora presto. I punti servono per muovere la classifica e indirizzare la stagione, ma non ci si gioca tutto. Serve spirito, convinzione e consapevolezza. A Napoli l’ambiente non sarà favorevole e dovremo essere pronti mentalmente e fisicamente per fare una grande prestazione.”
Vivere le gare scudetto da tecnico
Chivu ha parlato anche del suo approccio alle partite di alta classifica:
“La mia esperienza mi ha insegnato che tutte le gare vanno trattate allo stesso modo. Non ci si può permettere di sentirsi superiori. Con questo atteggiamento non si vincono trofei. Serve rispetto per sé stessi, per i compagni e per l’avversario. Una vittoria va sempre meritata, anche nei momenti difficili.”
Lautaro, Bonny ed Esposito
Sul reparto offensivo, l’allenatore ha dichiarato:
“Non cambia niente, sono solo numeri. Ho quattro attaccanti compatibili e posso alternarli senza cambiare il rendimento della squadra. Sono generosi e mettono il gruppo davanti a tutto. Non esistono coppie migliori, lo hanno dimostrato.”

Su Milan-Como a Perth
“Io non mi lamento mai. Sono opportunità per dimostrare che il calcio è internazionale e che siamo dei professionisti. Lamentarsi è uno spreco di energie. Sta alle società e agli allenatori gestire risorse ed energie. A volte basta qualche giorno di riposo in più.”
I pochi gol in Serie A
Sul tema dei gol nel campionato italiano, Chivu ha osservato:
“In Italia non è mai facile segnare. Le partite sono molto preparate tatticamente. All’estero c’è più attenzione al proprio gioco, qui si pensa di più a limitare l’avversario. Non credo che il calcio italiano sia in ritardo: è solo una diversa interpretazione del gioco.”
La voglia di rivalsa e l’identità dell’Inter
Alla vigilia della sfida con Conte, il tecnico ha risposto così:
“Non credo servano motivazioni extra. Conte è stato qui cinque anni fa, poi con Inzaghi abbiamo vinto la seconda stella e giocato due finali di Champions. Sappiamo chi siamo e chi vogliamo essere. Vogliamo fare una grande stagione e portare avanti il progetto.”
I giovani: Luis Henrique e Diouf
Chivu ha infine parlato dei giovani in rosa:
“Luis Henrique e Diouf si allenano bene e hanno qualità, ma non sono ancora pronti per il calcio italiano. Mi prendo la responsabilità. Hanno margini di crescita e, con tempo e fiducia, arriverà anche il loro momento.”
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