
Identificazione, arresto e provvedimenti giudiziari
Gli elementi di indagine uniti alla testimonianza hanno permesso di restringere il campo delle indagini e individuare un sospetto: un giovane di 20 anni, cittadino italiano di origine marocchina.
Secondo quanto riporta SkyTg24, il 30 settembre, su disposizione della Procura di Modena, sono state eseguite perquisizioni e sequestri a carico dell’indagato. Successivamente, il GIP ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata, lesioni personali e rapina. Il giovane è stato arrestato e trasferito in carcere, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del processo.
Contesto dell’aggressione e sicurezza pubblica
L’episodio ha sollevato preoccupazione nella comunità locale, in particolare tra gli utenti della pista ciclabile “Vivi Natura”, frequentata sia di giorno che nelle ore serali. Le indagini hanno evidenziato come le zone rurali e poco illuminate possano esporre a rischi maggiori, sottolineando la necessità di azioni preventive e di collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.
Sostegno alla vittima e percorso processuale
Parallelamente alle indagini, è stato assicurato alla vittima un sostegno psicologico e sanitario specifico per affrontare il trauma subito. La Procura prosegue l’attività istruttoria per consolidare il quadro probatorio in vista del rinvio a giudizio, con l’obiettivo di garantire giustizia e segnalare la massima attenzione delle istituzioni nei confronti dei reati contro la persona.
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