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In ospedale col mal di testa, viene dimesso due volte: poi la tragedia

Cosa ha scoperto la Procura

La Procura di Padova ha individuato i due possibili responsabili della morte di Andrea Naliato, 40enne autotrasportatore di Arre. Dopo l’autopsia, effettuata dal medico legale Antonello Cirnelli coadiuvato dagli esperti Mangiafico e Costigliola, come riportato da Leggo, il magistrato ha ristretto il campo e nei giorni scorsi ha chiuso le indagini. Così il medico radiologo Luigi Davì e il collega del pronto soccorso Virginio Brazzale, entrambi in forze all’ospedale di Schiavonia, adesso rischiano il rinvio a giudizio. L’inchiesta era scattata dopo l’esposto presentato dalla famiglia della vittima. (Continua a leggere dopo le foto)

Sempre su Leggo si legge che “secondo la Procura Davì ha effettuato una diagnosi sbagliata omettendo di rilevare una evidente aneurisma cerebrale dell’arteria comunicante anteriore destra della dimensione di 6-7 millimetri. Il medico legale Cirnelli, nella sua relazione per gli inquirenti, ha scritto come una aneurisma simile era stata diagnosticata alla famosa stella di Hollywood Sharon Stone, poi operata e guarita. Insomma, Naliato poteva essere salvato anche perchè, ancora secondo l’accusa, Davì non si è adoperato per far rivalutare le immagini presso un’altra struttura o un altro professionista.
Brazzale invece, ancora per l’accusa, non avrebbe preso in esame la mancata risposta alla terapia somministrata dopo il primo accesso al pronto soccorso e non avrebbe considerato quando indicato da un collega neurologo. Inoltre, non avrebbe pensato nè a un ricovero e nè all’acquisizione di pareri da parte di specialisti. Alla fine ha dimesso Naliato, in codice bianco, come paziente iperteso”.