Il rinvio della partita Bologna-Milan, inizialmente programmata per il 26 ottobre 2024, è destinato a finire in tribunale. Il Milan, insieme alla Lega Serie A, ha deciso infatti di presentare un ricorso al Tar dell’Emilia Romagna contro la decisione del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che aveva annullato l’evento sportivo a causa dell’emergenza alluvionale che aveva colpito la città e le zone limitrofe.
🗞️ Come riporta questa mattina il Corriere della Sera, il #Milan oggi presenterà il ricorso al Tar di Emilia Romagna contro l’ordinanza del sindaco di #Bologna Matteo Lepore sulla decisione di sospendere la partita del 26 ottobre ❌
— AllMilan.it (@allmilanit) December 11, 2024
Giusta la decisione secondo voi? 🤔 pic.twitter.com/H3UzrBEkT3
La partita, valida per la 9ª giornata di campionato, si sarebbe dovuta disputare allo stadio Renato Dall’Ara di Bologna. A causa delle abbondanti piogge che avevano causato danni nella zona della bassa Emilia, il sindaco Lepore ha emesso un’ordinanza che imponeva l’annullamento della gara.
La decisione, presa all’inizio della settimana antecedente la partita, ha impedito la disputa del match anche a porte chiuse. In seguito alla decisione del sindaco, la Lega Serie A e le due società coinvolte, Bologna e Milan, hanno cercato di trovare una soluzione alternativa per permettere lo svolgimento della partita.
Tra le ipotesi valutate vi erano la disputa della gara a porte chiuse o lo spostamento dell’incontro in altri stadi, come quelli di Como ed Empoli, che avevano dato la loro disponibilità. Le resistenze da parte del comune e la difficoltà di organizzare il trasporto di tifosi in altre città hanno portato alla decisione di rinviare la partita a una data ancora da stabilire, probabilmente nel mese di febbraio.
Oggi, il Milan e la Lega Serie A hanno scelto di ricorrere al Tar per impugnare l’ordinanza del sindaco. La motivazione principale del ricorso è che, come ha spiegato il Presidente rossonero Scarioni, non sarebbe stato adeguatamente spiegato il motivo per cui l’unica soluzione fosse quella di annullare la partita.
Milan: “Evitare episodi simili in futuro”
In particolare, nel ricorso si sottolinea che altri eventi sportivi in città erano stati disputati a porte chiuse, quindi non si comprende perché la stessa soluzione non fosse applicabile anche per Bologna-Milan. La richiesta del Milan e della Lega è l’annullamento dell’ordinanza del 24 ottobre 2024, con l’accertamento della sua illegittimità.
In caso di accoglimento del ricorso, il Milan e la Lega Serie A hanno dichiarato che, qualora fosse previsto un risarcimento danni, i fondi verrebbero destinati in beneficenza. L’aspetto principale della causa, come ha spiegato Scarioni, è “il desiderio di evitare che si crei un pericoloso precedente che potrebbe influire sul regolare svolgimento del campionato in futuro“.
Se una decisione simile venisse presa in altre circostanze, potrebbe compromettere l’intero calendario e le regole del torneo, con possibili conseguenze negative per la gestione delle competizioni. La vicenda di Bologna-Milan potrebbe quindi avere ripercussioni significative per il futuro della gestione delle emergenze legate a eventi sportivi, con la Lega Serie A e il Milan che cercano di tutelare l’integrità del campionato.
Leggi anche:
- Cardinale vuole tenersi il Milan: la strategia con Elliot per rifinanziare il debito
- Milan-Inter femminile: la straordinaria storia di Nadia Nadim, la prima rossonera a segnare un gol al Meazza