
Un sabato difficile all’Hungaroring ha visto Lewis Hamilton affrontare momenti di profonda autocritica. Al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, concluse con il dodicesimo posto, il pilota britannico ha espresso tutto il suo disappunto in dichiarazioni dirette ai microfoni di Sky Sport. Hamilton ha sottolineato il proprio disagio affermando: “Sono inutile, non è colpa del team”, evidenziando la sua responsabilità personale nella prestazione negativa.
— John Miles (@jmiles7291) August 2, 2025
Il confronto con Charles Leclerc, che sulla stessa SF-25 ha conquistato la pole position, ha acuito il senso di smarrimento di Hamilton. “Cosa mi manca? Non lo so. Me lo chiedo anch’io. Forse bisogna cambiare pilota, visto che la macchina può arrivare in pole“, ha dichiarato con tono riflessivo, manifestando la difficoltà nel trovare spiegazioni al calo di rendimento.
La delusione di Hamilton dopo le qualifiche
Al termine delle interviste, Hamilton ha lasciato il paddock con il cappellino abbassato, evitando ulteriori domande. Il suo stato d’animo era evidente anche dal team radio trasmesso subito dopo il Q2, dove ha commentato con un nervoso “Every time, every time“. Il riferimento, inizialmente ambiguo, è stato poi chiarito dallo stesso pilota: “A cosa mi riferivo? Solo a me stesso“.

Vasseur interviene sulla prestazione
Frédéric Vasseur, team principal Ferrari, ha cercato di ridimensionare la situazione, evidenziando come le condizioni della pista possano cambiare rapidamente. “Per lui è frustrante. Gli è mancato un giro nel Q2, ma si tratta di una questione di centesimi. Ci sono molte variabili e dobbiamo imparare da queste circostanze“, ha dichiarato Vasseur, sottolineando che non ci sono colpe specifiche ma piuttosto una sessione sfortunata da cui trarre insegnamento.
Per Hamilton, questo episodio rappresenta un momento da superare rapidamente. Nonostante la sua esperienza e i successi ottenuti nella sua carriera in Formula 1, la pressione di risultati inferiori alle aspettative si fa sentire anche per un sette volte campione del mondo.
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