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Gravissimo incendio devasta il paese: più di 100 morti

Una serie di gravissimi incendi sta devastando il paese in questi giorni ed il bilancio dei morti sale a 112. Una quarantina di focolai sono ancora attivi e il governo ha dichiarato lo stato di emergenza. Da venerdì 2 febbraio e in varie località è stato imposto il coprifuoco alle 21 per consentire l’accesso dei rifornimenti di emergenza, in particolare del carburante. A causa delle numerose perdite sono stati indetti due giorni di lutto nazionale.

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Gravissimo incendio devasta il paese

Da giorni le città costiere di Valparaìso e Vina del Mar, nel sud del Cile, stanno fronteggiando una vasta emergenza incendi. La situazione è grave e ancora non si riesce a fronteggiare. La crisi degli incendi in Cile mette in luce la vulnerabilità del paese agli eventi estremi, che si stanno verificando con maggiore frequenza e intensità a causa dei cambiamenti climatici. Le fiamme hanno lasciato dietro di sé una scia di distruzione, radendo al suolo abitazioni, distruggendo ecosistemi e alterando irreversibilmente la vita di centinaia di persone. “È la più grande tragedia che abbiamo avuto dal terremoto del 2010“, ha spiegato il presidente Gabriel Boric, riferendosi al terremoto di magnitudo 8.8, seguito dallo tsunami che si è verificato il 27 febbraio 2010, causando oltre 500 morti. (continua dopo la foto)

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Due giorni di lutto nazionale

Al termine dell’Angelus, anche Papa Francesco ha dedicato un piccolo pensiero ha ciò che sta accadendo in Cile: “Preghiamo per i morti e feriti dei devastanti incendi che hanno colpito il centro del Cile“. Il presidente Boric, ha annunciato due giorni di lutto nazionale a causa della tragedia. “Io so che è un bilancio provvisorio e che i morti sono di più. Quelli annunciati fanno parte della lista ufficiale delle autorità. Non posso credere che possa esistere gente che opera cinicamente per provocare un massacro come questo. Vi assicuro che li cerchiamo, li troviamo e faremo pesare su di loro tutto il peso della legge”.

Per ora sono 32 i corpi identificate tramite il servizio medico-legale. “È un disastro senza precedenti, la regione di Valparaiso non ha mai vissuto una crisi di questa portata“, ha dichiarato Macarena Ripamonti, sindaco della località balneare Vina del Mar.