Il mistero che avvolge la scomparsa di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta si infittisce. A circa 72 ore dalla loro sparizione, emerge un dettaglio inquietante: la macchina di Filippo potrebbe aver attraversato il confine, portando gli inquirenti a considerare nuove e sconvolgenti ipotesi.
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L’ipotesi di una fuga oltreconfine
Secondo le ultime informazioni divulgate dalle forze dell’ordine, e come riportato da Il Messaggero, la targa dell’auto di Filippo è stata segnalata sul confine con l’Austria. Questo nuovo sviluppo ha portato gli investigatori italiani a collaborare con le autorità austriache per verificare se il giovane abbia varcato il confine, e in tal caso, con quali intenzioni. Due sono le teorie principali: la possibilità che Filippo abbia commesso un atto di violenza nei confronti di Giulia, oppure che i due, volontariamente o meno, abbiano deciso di allontanarsi il più possibile dalle loro case. Quest’ultima ipotesi appare però improbabile agli occhi della famiglia di Giulia, che ritiene più plausibile una fuga motivata da questioni legate alla loro relazione e alla laurea di Giulia.
“Pensiamo che Filippo abbia fatto questo per laurearsi negli stessi tempi e non vederla andare via”, spiega lo zio di Giulia. E ancora: “Va bene comunque, si laureerà un po’ più avanti, deve sapere che non c’è nessun problema. Basta che tornino tutti e due, faremo una festa per entrambi. Anche Filippo merita di fare la sua festa con noi e Giulia”. La zia Elisa dice: “Filippo soffre il fatto di sentirsi lasciato indietro rispetto ai suoi compagni di studio, inclusa Giulia”.
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Dubbi e speculazioni
Mentre la famiglia di Giulia esprime il desiderio di vederli tornare entrambi sani e salvi, sorgono dubbi significativi. Un interrogativo, in particolare, sollevato dagli inquirenti riguarda la logistica di questa fuga: come hanno fatto a coprire una distanza di almeno 500 chilometri senza lasciare tracce tangibili come acquisti di benzina o soggiorni in alloggi? Queste domande portano a considerare la possibilità che qualcuno stia aiutando Filippo e Giulia, fornendo loro denaro e supporto logistico. Nel frattempo, la scoperta di macchie di sangue, la cui origine è ancora da determinare, ha spinto la prefettura a organizzare una vasta operazione di ricerca con circa settanta uomini. La domanda che tutti si pongono resta la stessa: dov’è Giulia?
Riporta il Messaggero: “Non aver mangiato se non pagando in contanti e sembra, soprattutto, aver dormito in auto senza mai essere intercettato da una qualche pattuglia. Per un percorso totale di almeno 500 chilometri”