x

x

Vai al contenuto

Giulia Cecchettin, le urla dei presenti all’uscita del feretro

Oggi, martedì 5 Dicembre 2023, sotto un tappeto di nuvole grigie, perchè anche il cielo ha deciso di piangere la morte di Giulia Cecchettin, si sono svolti i funerali della 22enne uccisa dal suo ex fidanzato, il quale si trova in carcere e ha avuto la possibilità di seguire le eseque in tv così come tanti italiani. La cerimonia si è svolta alle ore 11 nella basilica di Santa Giustina a Padova. Si dispensa dai fiori, nel nome della 22enne si facciano “offerte per opere di bene” è stata l’esortazione dei familiari, papà Gino, la sorella Elena e il fratello Davide. Migliaia le persone presenti fuori dalla chiese, le quali hanno fatto “rumore” come richiesto dalla famiglia di Giulia. (Continua a leggere dopo la foto)

Leggi anche: Giulia Cecchettin, la notizia choc sui funerali

Leggi anche: Giulia Cecchettin, dall’autopsia i dettagli orribili sull’omicidio

Leggi anche: Giulia Cecchettin, finalmente il giorno della verità: oggi l’autopsia

Leggi anche: “Chi l’ha visto?”, la scoperta choc sulla notte dell’omicidio Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin, le urla dei presenti all’uscita del feretro

Le migliaia di persone che hanno partecipato fuori dalla Basilica di Santa Giustina a Padova ai funerali di Giulia Cecchettin hanno fatto “rumore” per la 22enne uccisa dall’ex fidanzato. Un rumore per spezzare il silenzio intorno ai femminicidi, come chiesto dalla famiglia e dalle istituzioni. Applausi, ma anche chiavi per rumoreggiare, “ciao Giulia” e “grazie Gino, grazie Elena” hanno riempito la piazza. E c’è anche una voce isolata che grida “ergastolo”. L’applauso sempre più forte, le grida, i campanelli e le chiavi scosse verso il cielo hanno commosso Gino Cecchettin che si è stretto in un abbraccio con i figli Elena e Davide, altrettanto commossi davanti alla manifestazione d’affetto che le persone accorse da tutta Italia. All’uscita del feretro dalla chiesa di Santa Giustina a Padova, gli 8 mila presenti alle esequie hanno accolto la richiesta dei familiari di Giulia di fare il minuto di rumore, per non restare indifferenti davanti al femminicidio. (Continua a leggere dopo la foto)

L’invito a fare “rumore” delle istituzioni

Fare rumore perché Giulia Cecchettin non sia derubricata a vittima numero 105 di femminicidio nel 2023. Non tacere affinché diventi, invece, simbolo di una rivoluzione culturale e non venga mai dimenticata. Il governatore Luca Zaia, il quale ha proclamato per oggi il lutto regionale e che ha presenziato ai funerali, ha dichiarato: “Chi può abbassi la serranda, spenga una luce in un negozio, suoni il clacson, ognuno nel suo piccolo dia un segnale. Domani (oggi, ndr.) in Veneto si faccia rumore per dire che i dati sulla violenza di genere sono inquietati, questa vicenda rappresenta uno spartiacque, deve essere una presa di coscienza culturale altrimenti va a finire che Giulia sarà dimenticata”. Sempre oggi, alle ore 14, ci sarà una seconda cerimonia nella chiesa parrocchiale di Saonara, a pochi chilometri da Vigonovo e Fossò dove la 22enne è stata accoltellata l’11 novembre scorso, in due distinte aggressioni, prima di essere caricata in auto e poi abbandonata in un dirupo vicino al lago di Barcis, a più di cento chilometri da casa, dove è stata trovata a una settimana di distanza. A Saonara avrà luogo una funzione più intima, ma anche qui l’invito dell’amministrazione è a partecipare. Subito dopo ci sarà la tumulazione nel piccolo cimitero dove già riposa Monica, la mamma di Giulia morta poco più di un anno fa.