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Garlasco, spunta la telefonata di una donna: cosa si scopre e cosa non torna

Andrea Sempio e la richiesta d’aiuto ad “Andrea”

Il significato di quella telefonata non è mai stato approfondito, né è stato preso in considerazione il collegamento tra quel nome e quello di altre persone che, in quelle settimane, erano già state sentite per ricostruire le ultime ore di vita di Chiara. Andrea Sempio era stato convocato dagli inquirenti soltanto una settimana prima, ma non gli è mai stato chiesto di quella telefonata della quale ha parlato Alessandro. All’epoca le indagini erano concentrate sul chiarire come mai Sempio avesse fatto tre telefonate a casa Poggi, emerse dai tabulati, nei giorni successivi alla partenza per le vacanze del suo amico Marco, fratello della vittima. (Continua dopo le foto)

Delitto di Garlasco, chiesto un incidente probatorio su Andrea Sempio

Sempio aveva una spiegazione per quelle telefonate. “Siccome ho memorizzato sulla rubrica telefonica sia il numero di casa che quello del portatile di Marco ho sbagliato a inviare la chiamata”, aveva confessato agli inquirenti. Sempio non è mai stato collegato a quell’Andrea destinatario della richiesta di aiuto. Neanche successivamente, quando il 4 ottobre 2008 ricostruì con gli inquirenti i suoi spostamenti nel giorno del delitto. Andrea Sempio consegnò lo scontrino delle 10.18, con scadenza 11.18, di un parcheggio di Vigevano, che rappresentava il suo alibi. La Procura ha chiesto un incidente probatorio su Andrea Sempio, e il Nucleo Investigativo di Milano sta intensificando le indagini ascoltando nuove testimonianze e rileggendo atti trascurati per fare chiarezza una volta per tutte sul delitto di Garlasco.

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