
Il Mondiale 2025 di Formula 1 si prepara a vivere un nuovo capitolo entusiasmante con il Gran Premio Lenovo d’Ungheria, 14° round stagionale e ultimo appuntamento prima della lunga pausa estiva. Da venerdì 1° a domenica 3 agosto, i riflettori saranno puntati sull’Hungaroring di Budapest, tracciato tanto tecnico quanto imprevedibile, teatro in passato di duelli memorabili e sorprese clamorose.
In questo scenario sarà ancora una volta la McLaren a partire con i favori del pronostico, forte di una stagione dominante e di una leadership solidissima sia in classifica costruttori sia tra i piloti.
Le caratteristiche del circuito
Il circuito dell’Hungaroring, lungo 4.381 metri, è uno dei più tecnici del calendario. Composto da 14 curve, presenta 10 punti di frenata e una percentuale significativa di tempo sul giro (20%) spesa dai piloti con il piede sinistro sul freno. Le curve lente e i curvoni in successione del settore centrale richiedono un assetto bilanciato e molta trazione, premiando le vetture più stabili e con un’ottima aerodinamica nei tratti misti.
Il punto più critico è senza dubbio curva 1, dove i piloti arrivano a 307 km/h e devono frenare fino a 95 km/h in appena 122 metri, con una decelerazione di 4.4 g e una forza esercitata sul pedale del freno di 156 kg. La potenza frenante richiesta è di 2.243 kW, un valore che testimonia lo stress a cui sono sottoposti gli impianti, specie in caso di condizioni meteo variabili.
La vera difficoltà dell’Hungaroring resta la mancanza di opportunità di sorpasso: chi parte davanti ha un vantaggio strategico enorme, motivo per cui le qualifiche di sabato saranno cruciali.
La strategia gomme sarà influenzata anche dalle alte temperature tipiche dell’estate ungherese e dalla difficoltà di raffreddamento su una pista stretta e con pochi rettilinei. Le squadre dovranno gestire con attenzione degrado e surriscaldamento, elementi che potrebbero essere determinanti nella seconda parte di gara. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La classifica generale
La squadra di Woking ha finora dominato la stagione con ben 10 vittorie su 13 gare, un bottino che ha consentito al team di prendere il largo nella classifica costruttori. Reduce dalla doppietta di Spa-Francorchamps, la McLaren arriva in Ungheria con grande fiducia, guidata da un Oscar Piastri in piena forma. L’australiano ha interrotto il mini-sorpasso morale di Lando Norris con una vittoria netta sul circuito belga, riportando il proprio vantaggio a 18 punti in classifica generale e mettendo un importante tassello nella corsa al titolo.
Proprio l’Hungaroring rappresenta per Piastri un luogo speciale: è qui che, 12 mesi fa, conquistò la prima delle sue otto vittorie in Formula 1. Un tracciato che conosce bene e che si adatta al suo stile preciso e chirurgico, soprattutto nei settori lenti e tecnici. Il campione in carica arriva quindi a Budapest con il morale alle stelle e con l’obiettivo chiaro di allungare ulteriormente su Norris prima della sosta estiva.
Lando Norris, però, non ha intenzione di mollare la presa. Il britannico ha bisogno di una reazione immediata dopo aver perso l’occasione d’oro a Spa, dove era partito dalla pole ma non è riuscito a concretizzare il potenziale in gara. Una vittoria in Ungheria sarebbe vitale non solo per la classifica, ma soprattutto per l’aspetto psicologico in vista della volata finale del campionato. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

La situazione della Ferrari
Alle spalle del duo McLaren, si fa spazio una Ferrari in lenta ma costante crescita. Il terzo posto di Charles Leclerc in Belgio, quinto podio stagionale per lui, ha riportato entusiasmo a Maranello, anche grazie all’introduzione di una nuova sospensione posteriore che ha migliorato il comportamento della SF-25 soprattutto in fase di trazione e stabilità aerodinamica. Il layout dell’Hungaroring, piatto e tortuoso, potrebbe ulteriormente esaltare le caratteristiche della vettura italiana, che può ora girare con assetti più bassi e vicini al suolo, riducendo la perdita di carico nelle curve lente.
La Rossa punta quindi a un nuovo piazzamento sul podio e, chissà, magari anche a qualcosa in più se dovessero presentarsi condizioni particolari, come la pioggia che è attesa in almeno una delle giornate del weekend. Carlos Sainz cercherà riscatto dopo un GP del Belgio sotto le aspettative, mentre Leclerc vorrà confermare i segnali di risveglio visti a Spa.
Chi invece ha vissuto un periodo dal doppio volto è Max Verstappen. L’olandese ha trionfato nella Sprint Race di Spa, mostrando che sul giro secco e in condizioni di aderenza variabile può ancora fare la differenza. Tuttavia, nella gara principale, non è riuscito a salire sul podio, confermando che la Red Bull attuale non è più la macchina dominante delle ultime stagioni. La RB21 paga dazio soprattutto nei tratti lenti e nei curvoni di media velocità, ovvero il pane quotidiano dell’Hungaroring.
Verstappen ha vinto le ultime due edizioni del GP d’Ungheria, nel 2022 e 2023, ma per cercare il tris servirà un exploit, magari proprio in qualifica, dove una pole potrebbe valere oro su una pista dove superare è notoriamente difficile. Per la scuderia di Milton Keynes, la priorità sarà tornare competitivi sul passo gara e soprattutto contenere i danni fino al ritorno dalle ferie, quando è atteso un pacchetto di aggiornamenti per recuperare terreno. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Le altre incognite
Grande punto interrogativo del weekend è la Mercedes, in piena crisi tecnica e gestionale. Lewis Hamilton, ancora a secco di podi in questo 2025, ha mostrato segnali di vita nella rimonta di Spa, soprattutto sotto la pioggia, ma le due pessime sessioni di qualifica sono un campanello d’allarme per un sette volte campione del mondo che non riesce più a trovare continuità.
Il team tedesco dovrà anche gestire l’ennesimo momento delicato per Kimi Antonelli. Il giovane talento italiano, al debutto in F1, sta attraversando un periodo complicatissimo nel suo primo tour europeo, con prestazioni sottotono e tante pressioni sul futuro. Il GP d’Ungheria sarà per lui un banco di prova cruciale, sia per la fiducia personale sia per eventuali conferme in ottica 2026.
George Russell, dal canto suo, ha alternato buone prestazioni a momenti di crisi. In una stagione che rischia di sfuggire di mano, la Mercedes ha bisogno disperata di punti e di ritrovare una fiducia per il resto della stagione.
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