
Formula 1, l’ex patron Gian Carlo Minardi, in un’intervista per Fanpage, ha sganciato una bomba sul controverso crollo della macchina di Charles Leclerc nel GP d’Ungheria. Le sue parole accendono i riflettori sulle contraddizioni emerse nella comunicazione della Ferrari e sulle criticità tecniche e gestionali del team di Maranello.
🗣Gian Carlo #Minardi a RS: «Nella #Ferrari c'è troppo nervosismo. Le scelte di ieri sono errori di nervosismo, sia quello dei piloti che cercano il jolly in un momento complicato dove la macchina non ti aiuta, sia del team che non supporta con serenità i propri piloti». pic.twitter.com/NMInBVS9Sh
— Radio Sportiva (@RadioSportiva) July 7, 2025
L’ex patron dell’omonima scuderia non ha risparmiato critiche, avanzando dubbi pesanti sull’inspiegabile crollo della SF-25, e sottolineando la necessità di maggiore chiarezza nei confronti dei tifosi. Minardi è diretto.
“È impossibile che non sapessero in tempo reale cos’era successo”. Dopo aver dominato i primi 40 giri della gara, Leclerc ha perso ritmo in modo drammatico, chiudendo fuori dal podio. Una crisi che la Ferrari ha attribuito, in modo vago, a un presunto problema al telaio.
Ma per l’ex team principal italiano, questa versione non regge: “Con 30 ingegneri al box e altrettanti nel remote garage, non si può dire ‘dobbiamo controllare’. Qualcosa è successo. E non si può più continuare a nascondere tutto dietro formule generiche”. Minardi critica apertamente anche la gestione della comunicazione da parte del team: “È da inizio anno che sentiamo raccontare cose che poi non si avverano. Serve chiarezza”. (continua dopo la foto)

L’ex manager non accetta che la colpa venga scaricata su Leclerc o Hamilton: “Non credo che i piloti siano responsabili di questa stagione così difficile. E questo va detto chiaramente”. Sulla nota ufficiale della Ferrari che riporta le parole del monegasco sul presunto danno al telaio, Minardi è scettico: “Con gli strumenti a disposizione possono capire molto di più già durante la gara. È grave che tutto venga minimizzato o rinviato”.
La recente conferma di Fred Vasseur alla guida della Scuderia non placa le critiche: “Auguriamoci che sia stato fatto in nome della continuità, ma ora è il momento di far vedere se esiste un vero organigramma e chi prende le decisioni. Perché di risultati, finora, se ne sono visti pochi”.
Secondo Minardi, è il momento di abbandonare i proclami e prendere una direzione: “Ferrari ha mezzi e persone per fare sviluppo. Deve blindare almeno il secondo posto nel Mondiale e vincere una gara. E iniziare già a costruire il 2026”.
Fromula 1, Minardi: “Non mi sorprendono le parole di Hamilton”
Anche le forti dichiarazioni di Lewis Hamilton (“forse dovrebbero cambiare pilota, io mi sento inutile”) non sorprendono Minardi, che anzi difende il sette volte campione del mondo: “Non ha alzato bandiera bianca. Sa benissimo che oggi Leclerc è più veloce in qualifica, e lo ha riconosciuto con brutalità. Ma resta motivato. Viene da una realtà vincente, ora è in un contesto completamente diverso”.
Infine, una riflessione sul momento difficile di Kimi Antonelli, giovane talento italiano in Mercedes, che sta attraversando una fase complicata: “È un ragazzo fantastico. Ma in Italia passiamo dall’esaltazione alla crocifissione in un attimo. Deve staccare, farsi una vacanza, lavorare su sé stesso senza farsi condizionare dalle pressioni esterne”.
Secondo Minardi, oggi anche un errore minimo può costare cinque o sei posizioni in griglia: “Serve tempo e serenità, non isteria. Perché il talento c’è, ma va protetto”.
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