La prima stagione di Lewis Hamilton in Ferrari non è stata un giro in giostra, e neppure un’annata storta da vivere con filosofia: è stata un percorso a ostacoli, con problemi di ogni genere. Risultati altalenanti, macchina non competitiva, adattamento più lento del previsto e, come se non bastasse, l’attacco di John Elkann a lui e a Leclerc che ha causato ulteriore tensione.
Lewis #Hamilton sembra aver finalmente fatto chiarezza sul suo futuro in #Ferrari, lasciando intendere che il suo contratto con la Scuderia sia più lungo di quanto inizialmente ipotizzato.https://t.co/kRcqZBiMEc
— Paddock News 24 (@PaddockNews24) November 18, 2025
Fra i piloti, pur parchi nelle dichiarazioni, l’irritazione era evidente e attorno a loro si è creato un clima ancora più carico di elettricità. Le critiche di Elkann hanno fatto rumore e hanno inevitabilmente toccato Hamilton, arrivato a Maranello con l’idea di aprire un ciclo e non certo per vivere una stagione fra delusioni e polemiche.
In questo scenario complicato, il sette volte campione del mondo ha scelto la strada più semplice e più dura allo stesso tempo: lavorare. Lavorare tanto. Lavorare bene. E soprattutto lavorare in silenzio. Hamilton è a Maranello per preparare l’ultimo tratto della stagione e provare a rimettere insieme i pezzi di un’annata che non è mai davvero decollata. Fogli di appunti, analisi tecniche, sessioni al simulatore: il suo quotidiano è tutto lì.
E proprio da queste immagini, dalla routine del pilota, spunta un dettaglio che non sfugge: la parola “lealtà”, tatuata sul braccio sinistro. Una scelta personale, certo. Ma il tempismo la rende inevitabilmente un messaggio, o almeno una risposta elegante e indiretta alle dichiarazioni che nelle ultime settimane hanno creato ulteriore pressione sull’ambiente.
Ferrari e Hamilton sanno che il finale di stagione non potrà cambiare il giudizio complessivo, ma può almeno indicare una direzione. Un ultimo sforzo per proteggere ciò che va salvato, sistemare ciò che ha scricchiolato e arrivare all’inverno con una base più solida. Hamilton, dal canto suo, sembra aver scelto il modo più serio per reagire: rimanere concentrato, tenere il profilo alto e trasformare la delusione in carburante per reagire nel prossimo futuro.
Nel cuore di Maranello, tra simulatori e taccuini, c’è un campione che non cerca scuse e che prova a riprendersi la scena nel modo che conosce meglio: lavorando. E ricordando, a chi vuole leggerlo, che la lealtà non è mai un optional.
Leggi anche:
- Bezzecchi trionfa a Valencia: terza vittoria stagionale e doppietta Aprilia nel finale 2025
- Ferrari, dopo le accuse di John Elkann arriva la risposta di Leclerc e Hamilton