
La Ferrari lascia il Gran Premio dell’Azerbaijan con l’ennesima delusione. Sul tracciato di Baku, che alla vigilia sembrava offrire l’occasione per rilanciare la SF-25, la monoposto che ha mostrato ancora una volta fragilità e difetti evidentemente incorreggibili. Charles Leclerc ha denunciato nei primi giri un problema improvviso alla power unit, che lo ha costretto a rallentare proprio nella fase in cui avrebbe potuto rimontare.
Questo è il risultato ottenuto dal #gruppo targato Vasseur.
— Overtake Mode 🇵🇸 (@ModeOvertake) September 23, 2025
Peggiorare una macchina già nata male è difficile, ma non impossibile. https://t.co/fiBU30iHsP
Frederic Vasseur, team principal Ferrari, ha parlato a Sky: “Abbiamo avuto un problema nel recupero dell’energia sul rettilineo e ci mancavano un paio di kilowatt, credo 2 kW. Non tanto, ma quanto basta per non permetterci di sorpassare le altre vetture”. Una spiegazione che però non convince gli analisti.
Secondo Formula Data Analysis, una perdita di soli 2 kW (circa 2,7 CV) comporta un calo di velocità massima di appena 0,3 km/h. La power unit Ferrari sviluppa circa 1000 CV (735 kW): con una perdita di 2 kW si scenderebbe a 733, un impatto minimo per giustificare l’impossibilità di sorpasso descritta da Vasseur. Possibili ipotesi: Vasseur intendeva 20 kW (circa -3 km/h), ha voluto minimizzare o il guasto era di altra natura.
Non è la prima volta che Leclerc affronta cali di potenza inspiegabili. A Budapest, dopo un pit stop, la sua monoposto perse improvvisamente prestazione: inizialmente si parlò di telaio, poi di controlli interni. Il weekend azero ha mostrato anche altre fragilità: qualifica sbagliata (decimo al via), difficoltà croniche nella gestione delle gomme, scarso grip meccanico nei tratti lenti e incapacità di sfruttare l’energia ibrida sui rettilinei.
Il risultato di Baku pesa sulla classifica costruttori: ottavo Hamilton, nono Leclerc, e Mercedes che scavalca la Ferrari tra i team. La battuta del monegasco “la power unit è tornata a funzionare magicamente” fotografa meglio di ogni numero la situazione del Cavallino: una squadra che rincorre spiegazioni a guasti misteriosi e che fatica a costruire certezze in una stagione disastrosa.
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