Ferrari, il weekend di Lewis Hamilton in Messico era iniziato bene ma è finito malissimo. Un terzo posto in qualifica, il migliore da oltre un anno, aveva acceso l’entusiasmo dei tifosi Ferrari e dello stesso pilota, che si sentiva pronto a lottare per il podio.
Lewis Hamilton e George Russell non hanno preso bene le mancate penalità a Max Verstappen per aver tagliato diverse curve. Per i piloti, la FIA ha chiuso gli occhi selettivamente, per certe effrazioni📢
— Formula1.it WM (@Formula1WM) October 28, 2025
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Ma la domenica ha distrutto ogni speranza: penalità di 10 secondi, gara compromessa e un ottavo posto che lascia l’amaro in bocca. Dopo la bandiera a scacchi, Hamilton non ha trattenuto la rabbia: “Sono molto deluso dall’organismo che ci governa. C’è un doppio standard, ed è quello che è”.
Hamilton era partito bene, chiuso però da Leclerc alla prima curva. L’inglese ha chiesto via radio che il compagno gli cedesse la posizione, ma il monegasco, avanti al momento del contatto, ha tirato dritto. Da lì, la gara del britannico si è fatta complicata.
Il duello ruota a ruota con Verstappen ha acceso il pubblico, ma il sette volte campione del mondo è andato lungo, evitando però la via di fuga obbligatoria: l’errore gli è costato una penalità pesante, che ha spento ogni ambizione di risalita.
Quando si è fermato ai box, Hamilton è precipitato in classifica, riuscendo solo parzialmente a recuperare. “Non potevo fare di più, la pista era sporca fuori traiettoria”, ha spiegato dopo la gara. “Ho cercato di rientrare in modo sicuro. Io penalizzato, Verstappen no, eppure anche lui aveva tagliato la curva poco prima”. (continua dopo la foto)

È la seconda penalità in due gare per Hamilton, dopo quella di Singapore. Un dettaglio che alimenta la sensazione di accanimento percepita dal pilota. “Negli ultimi tempi sento che non veniamo trattati tutti allo stesso modo”, ha insistito il britannico.
Anche Frédéric Vasseur, team principal della Ferrari, ha ammesso che la sanzione è apparsa eccessiva: “Cinque secondi sarebbero stati più congrui”, ha dichiarato. Parole che non possono cambiare il risultato, ma lasciano intendere che il malumore di Hamilton a Maranello è condiviso.
La stagione del pilota inglese resta deludente: qualche lampo di classe, una maggiore confidenza con la nuova squadra, ma nessun risultato di rilievo. Dopo l’estate, Lewis ha mostrato segnali di crescita, ma il colpo grosso – la vittoria o almeno un podio – non è ancora arrivato.
Il prossimo appuntamento sarà in Brasile, circuito che il britannico ama particolarmente. E chissà che proprio lì, tra il calore di Interlagos e la voglia di riscatto, Hamilton non riesca finalmente a trovare una zampata d’orgoglio per ottenere almeno un risultato importante.
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