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Crisi Ferrari, il flop nei primi Gran Premi scuote l’ambiente: è già tempo di scelte importanti

Ferrari, la stagione è appena iniziata e il team delle Rosse è già in emergenza. L’analisi di Stefano Gatti per SkySport mette in luce le difficoltà della Scuderia di Maranello dopo il deludente Gran Premio di Shanghai. I primi due appuntamenti della stagione hanno mostrato un livello di prestazioni preoccupante che impone una sterzata decisa in vista della prossima tappa a Suzuka.

Solo poche settimane fa, la Ferrari ha vissuto un momento di entusiasmo con la presentazione della SF-25 alla O2 Arena di Londra e il roadshow milanese al Castello Sforzesco. Ma il flop in Cina ha cancellato ogni entusiasmo. Il successo di Lewis Hamilton nella Sprint del sabato, irrilevante ai fini del campionato, non ha compensato la pessima performance della domenica, aggravata dalla clamorosa squalifica di entrambe le vetture.

Uno degli aspetti più preoccupanti evidenziati da Gatti è la difficoltà della Ferrari nel comprendere il comportamento della SF-25 in pista. La doppia squalifica in Cina, per due ragioni diverse (quella di Leclerc per sottopeso e quella di Hamilton per consumo eccessivo del pattino), sottolinea la complessità tecnica della monoposto. Arrivati al quarto anno dell’attuale regolamento, appare incredibile che la squadra non abbia ancora un controllo totale sulle dinamiche della vettura.

Altro tema delicato riguarda la gestione tecnica tra i due piloti. Hamilton ha infatti lasciato intendere, nelle interviste post-gara, che alcune modifiche alla monoposto, provate e approvate nei test in Bahrain solo da Leclerc, si siano poi rivelate sbagliate.

Un’osservazione che sembra segnalare divergenze nel metodo di sviluppo e una possibile frattura interna tra i due piloti. L’ex campione del mondo sembra voler rivendicare un ruolo più centrale nelle decisioni tecniche, un aspetto su cui la Ferrari dovrà fare chiarezza al più presto.

Ferrari, a Suzuka serve una risposta

Un altro episodio controverso della gara cinese è stata la mancata restituzione della posizione da parte di Leclerc nei confronti di Hamilton. L’inglese aveva lasciato strada al compagno per permettergli di attaccare George Russell, senza successo.

Ma nel finale di gara, con i due piloti Ferrari separati da pochi secondi e senza minacce esterne, il team non ha dato l’ordine di invertire le posizioni, come solitamente avviene in questi casi. Un dettaglio che potrebbe alimentare ulteriori tensioni interne.

Con il Gran Premio del Giappone alle porte, la Ferrari è chiamata a una risposta decisa. La squadra non può permettersi di continuare così e deve prendere decisioni nette, sia sul piano tecnico che gestionale. Le prossime gare saranno fondamentali per capire se la Scuderia sarà in grado di risolvere i problemi e tornare competitiva o se si troverà costretta a rivedere le proprie strategie in ottica futura.

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