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Fedez, intervengono i Carabinieri: la notizia da incubo

Il pestaggio e la difesa di Fedez

Su Open si legge che “alle 3.30 di notte avviene il pestaggio. I Carabinieri chiamati dai vigilantes arrivano ma Iovino è già rientrato in casa per medicarsi. […] Iovino ha una ferita al sopracciglio e varie contusioni. Le due guardie giurate del complesso Parco Vittoria di via Traiano hanno riconosciuto Fedez: «Era insieme ad altre 8-9 persone e una ragazza bionda». Le telecamere del complesso mostrano il rapper che si avvicina a Iovino per primo. Sembra anche che tenti di colpirlo con due pugni, che il personal trainer schiva. Poi gli altri due accompagnatori di Fedez gli saltano addosso. Tra di loro ci sono alcuni ultras del Milan. Alcuni di loro si sono avvicinati alla guardiola dei vigilantes: «Fatevi i cazzi vostri, non chiamate nessuno». […] Sul fascicolo indaga la pubblica ministera Michela Bordieri”. (Continua a leggere dopo le foto)

La Repubblica spiega oggi che il primo rapporto dei carabinieri non ha generato l’automatica iscrizione nel registro degli indagati di Fedez perché i primi accertamenti hanno delineato un profilo di reato diverso, ovvero quello di lesioni. Per il quale è necessaria la querela di parte. Ma poi gli ultras del Milan, quelli dell’Inter chiamati da Iovino attraverso i contatti con i laziali, e l’atteggiamento di Iovino hanno convinto gli inquirenti a muoversi. Su tutta questa vicende, durante il suo intervento di ieri 12 Maggio 2024 al Salone del Libro, Fedez ha dichiarato: “Io non c’ero e dalla telecamera non si vede niente. Oltretutto poco dopo è andato a ballare a Ibiza. Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia. Non c’è un referto medico, non c’è la persona ferita. Il reato di lesioni personali deve avere un referto di più di 40 giorni. Anche se si fosse fatto male non c’è reato. Non ci sono gli estremi”.