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Enzo Iacchetti torna in Tv dopo la lite e attacca: cos’è successo

Una settimana dopo il clamoroso scontro televisivo, Enzo Iacchetti è tornato nello studio di È Sempre Cartabianca con Bianca Berlinguer, pronto a spiegare, chiarire e, perché no, a pungolare. Il comico che per anni ha fatto ridere l’Italia con gag e battute ha improvvisamente trovato un nuovo pubblico: quello dei social, delle tastiere incandescenti e delle opinioni polarizzate. Il sipario si apre su uno scenario in cui un dibattito sul conflitto israelo-palestinese si trasforma in una rissa verbale, tra parolacce, accuse reciproche e commenti che hanno incendiato le piattaforme online.

L’escalation a Cartabianca: parolacce, insulti e social infuocati

La lite con Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, è stata fulminea e feroce. Il confronto, inizialmente civile, ha rapidamente virato verso l’acceso: insulti reciproci, accuse di fascismo e parole irripetibili in diretta hanno trasformato il dibattito in un piccolo campo di battaglia televisivo. Non si è trattato solo di televisione: sui social, gli strascichi si sono moltiplicati, tra chi applaudiva lo sfogo di Iacchetti e chi giudicava i toni una vera e propria autoincriminazione morale, come riportato da Open Online. Non sono mancati commenti intimidatori e messaggi minacciosi, che hanno contribuito ad alimentare il clima rovente attorno alla vicenda.

Iacchetti risponde: sfogo umano o provocazione?

Tornato nello studio di È Sempre Cartabianca con Bianca Berlinguer, Iacchetti ha ribadito la propria versione dei fatti con il suo tipico stile pungente:

“Non mi aspettavo di diventare l’opinionista più chiacchierato. Io non sono un violento, non ammazzo nemmeno le mosche. Il mio è stato uno sfogo, non ho mai pensato di prendere a pugni quel signore. Io non ho usato violenza, ma quel signore sì! Mi ha dato del fascista gratuitamente e ha detto ‘definisci bambino’. Quelle frasi mi hanno fatto scattare. Non potevo rispondere democraticamente.”, come riportato da Fanpage.

Le parole scorrono come un fiume in piena: Iacchetti giustifica il suo tono acceso come una risposta alle provocazioni e racconta di aver affrontato pressioni e intimidazioni che hanno contribuito a rendere la vicenda virale sui social. Il pubblico, tra un like e un commento, ha assistito all’ennesima performance dell’uomo che riesce a essere comico e uomo impegnato nello stesso tempo.

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