Il caso di Elisa Claps è tornato in auge dopo la miniserie andata in onda in prima serata su Rai 1. La giovane scomparve il 12 settembre 1993 e i suoi resti vennero ritrovati sedici anni dopo in una chiesa del suo paese. Il suo assassino, Danilo Restivo, è stato poi condannato dopo una lunga inchiesta. In questo articolo vi sveliamo che fine ha fatto oggi. (Continua…)
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Elisa Claps, la storia del suo omicidio
L’omicidio di Elisa Claps è un fatto di cronaca nera di cui fu vittima una studentessa di sedici anni. Elisa scomparve a Potenza il 12 settembre 1993. Per circa sedici anni di lei si persero le tracce, fino a quando il cadavere venne rinvenuto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza il 17 marzo 2010. Le indagini successive appurarono che Elisa morì il giorno stesso della scomparsa per mano di Danilo Restivo, allora ventunenne. Restivo, in seguito, fu giudicato colpevole anche dell’uccisione di una vicina di casa, Heather Barnett, avvenuta il 12 novembre 2002 in Gran Bretagna. (Continua…)
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La condanna per Danilo Restivo
Dopo l’omicidio di Elisa Claps, l’assassino Danilo Restivo riuscì a farla franca e a “scappare” in Inghilterra. Anche lì, però, si resa protagonista di un nuovo omicidio, perpetrato ai danni della vicina di casa Heather Barnett. In Inghilterra fu arrestato immediatamente e il 30 giugno 2011 fu condannato all’ergastolo. Restivo in seguito è stato condannato anche in Italia a trent’anni di reclusione. Come sottolineato dall’avvocato della famiglia Claps, Restivo non ha avuto l’ergastolo “per colpa della Chiesa che, in questi 18 anni, ha permesso che fossero prescritti i reati concorrenti di violenza sessuale e occultamento di cadavere”. (Continua…)
Che fine ha fatto
Danilo Restivo sta scontando la sua pena in Inghilterra. Per effetto del cumulo tra la condanna inglese e quella italiana, l’assassino dovrebbe scontare circa settant’anni di reclusione. Egli dovrebbe uscire di galera non prima del 2050, all’età di 78 anni. In questi anni, Restivo non ha dato cenni di redenzione o pentimento, continuando dunque a contestare entrambe le condanne ricevute. Egli ha sempre proclamato la propria innocenza, mettendo in atto innumerevoli tentativi di depistaggio.