Le prove della difesa e la decisione del giudice
La difesa, rappresentata dagli avvocati Salvatore Pino e Giulia Mangialardi, ha prodotto in aula le registrazioni audio e video complete della conversazione contestata. Da tali materiali, secondo i legali, emergerebbe l’assenza di frasi in grado di avvertire Ghaleb circa la presenza delle microspie, smontando così la tesi accusatoria. Il giudice monocratico Giorgio Lo Verde ha quindi pronunciato la sentenza di assoluzione per la giornalista, ritenendo infondate le accuse a suo carico.


Parte civile e importanza della chiarezza giudiziaria
Hanno seguito il processo anche le parti civili: Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, e Kevin Pipitone, fratello della minore scomparsa. Il loro avvocato, Giacomo Frazzitta, ha ribadito in aula l’importanza che ogni aspetto, anche quello apparentemente secondario, venga chiarito in modo definitivo. Finché la verità su quanto accaduto nel 2004 non verrà ricostruita pienamente, ogni sentenza continuerà ad aggiungere un tassello a un quadro giudiziario e umano ancora incompleto.