Le ipotesi più concrete
Le spiegazioni più plausibili riguardano la complessità delle procedure. Quest’anno, molti cardinali partecipano al conclave per la prima volta, e il rituale è lungo e dettagliato, quasi liturgico. Ogni porporato deve scrivere il nome del candidato scelto, piegare la scheda in tre, presentarsi all’altare sotto il Giudizio Universale e pronunciare la formula solenne: “Testor Christum Dominum, qui me iudicaturus est, me eligere in testem quem secundum Deum iudico eligi debere”. Questo atto di fede e responsabilità può rallentare il processo, soprattutto se vissuto con esitazione.
Oltre alla lentezza delle procedure, si specula anche su eventuali problemi tecnici o logistici. La Cappella Sistina è dotata di un sistema complesso per garantire che il fumo sia visibile in piazza San Pietro, ma qualsiasi malfunzionamento potrebbe ritardare l’emissione della fumata. Inoltre, il clima e le condizioni atmosferiche potrebbero influire sulla visibilità del fumo, aggiungendo un ulteriore elemento di incertezza alla già complessa situazione. (Continua…)

Silenzio dal Vaticano
Mentre si attendono ulteriori sviluppi, il Vaticano mantiene un rigoroso silenzio, lasciando i fedeli e i media nell’incertezza. La tradizione del conclave continua a essere avvolta nel mistero, un riflesso della solennità e dell’importanza delle decisioni che si stanno prendendo all’interno delle mura vaticane. La speranza è che, nei prossimi giorni, una chiara indicazione emerga dal comignolo della Cappella Sistina, portando a una risoluzione che sarà accolta con fervore e sollievo dalla comunità cattolica mondiale.
Leggi anche
- Conclave, chi può essere eletto Papa e quali sono i requisiti
- I segreti del Conclave, cosa succede davvero nella Cappella Sistina
- Conclave, quando ci saranno le fumate (nera o bianca) e l’annuncio del nuovo Papa