
Due eliminazioni pesanti – per Cobolli e Arnaldi – e una sconfitta celebrata dal pubblico con grande entusiasmo e affetto nel torneo femminile. Il torneo ATP 500 di Washington perde gli ultimi due rappresentanti azzurri e la “vecchia” campionessa appena tornata alle gare. Dopo gli exploit dei giorni scorsi, cala il sipario sia sulla spedizione italiana che sulla corsa di Venus Williams, applaudita comunque da tutti i presenti.
Stop agli ottavi di finale per Cobolli e Arnaldi a Washington DC: Flavio cede a Tiafoe 6-1, 6-4, mentre Matteo viene sconfitto da Fritz per 6-3, 6-4. pic.twitter.com/rr9QpjE2ba
— FITP (@federtennis) July 25, 2025
Nessun alibi e pochi appigli. Flavio Cobolli è stato travolto in modo inatteso da Frances Tiafoe con un secco 6-1, 6-4. L’italiano è parso scarico, privo di energie e incapace di entrare nel ritmo partita. Flavio ha subito fin dal primo game la pressione dello statunitense. Un passo indietro evidente rispetto alle ultime uscite convincenti.
Partiva nettamente sfavorito, invece, Matteo Arnaldi, che ha incrociato la racchetta con il beniamino di casa e numero 4 del mondo Taylor Fritz. L’azzurro ha ceduto in due set (6-3, 6-4), mostrando sprazzi di qualità ma senza riuscire a scalfire davvero la solidità del californiano. Con le eliminazioni di Flavio e di Matteo, l’Italia resta senza rappresentanti nel torneo.
sugli spalti di Washington, l’attenzione era rivolta soprattutto a Venus Williams, 45 anni e un carisma che continua a ipnotizzare il pubblico. Dopo aver vinto un match sia in singolare che in doppio, la statunitense si è arresa alla polacca Magdalena Frech, numero 5 del seeding e 25 del ranking, che ha chiuso la pratica con un autoritario 6-2, 6-2.
Venus, applaudita a lungo dal suo pubblico, ha comunque dimostrato di avere ancora voglia di lottare: dopo 16 mesi di stop, è tornata competitiva e sarà presente agli US Open, dove è già iscritta nel tabellone del doppio. Una notizia che, nonostante la sconfitta, ha entusiasmato i suoi tifosi e incuriosito gli appassionati di tennis.
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