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10 cose che forse non sai su Claudio Ranieri

claudio ranieri alla roma

Claudio Ranieri è uno degli allenatori italiani più rispettati e amati nel panorama calcistico internazionale, noto per le sue imprese da outsider, come la storica vittoria della Premier League con il Leicester City. Dopo un’importante carriera che lo ha portato in Italia e all’estero, Ranieri è appena tornato alla guida della Roma, prendendo il posto che è stato prima di Daniele De Rossi e poi di Ivan Jurić. Il suo legame con la città e la squadra giallorossa è speciale, essendo romano di nascita e tifoso della Roma sin da bambino. Ecco 10 curiosità che potresti non conoscere su di lui, dalla sua filosofia di gioco agli aneddoti più divertenti.

Un passato da calciatore d’attacco

Prima di diventare uno degli allenatori più rispettati, Ranieri era un calciatore professionista. A differenza del suo stile difensivo da allenatore, come giocatore ha militato in attacco, giocando da terzino per squadre come il Catanzaro, il Catania e il Palermo.

L’aneddoto dei “Dilly Ding, Dilly Dong”

Durante la storica stagione con il Leicester, Ranieri ha inventato la frase “Dilly Ding, Dilly Dong” per mantenere alta la concentrazione dei suoi giocatori. Questa espressione è diventata talmente popolare che ha persino ispirato il titolo della sua autobiografia!

La passione per la cucina

Ranieri è un grande appassionato di cucina e ama preparare piatti italiani per amici e familiari. Durante i suoi anni in Inghilterra, ha anche contribuito a diffondere l’amore per la cucina italiana tra i suoi giocatori.

Il record di promozioni

Claudio Ranieri è noto per le promozioni: ha guidato molte squadre in situazioni difficili, portandole a risultati insperati e talvolta perfino in prima divisione, come ha fatto recentemente con il Cagliari.

L’esperienza in Grecia

Uno dei capitoli meno conosciuti della sua carriera è stata la breve esperienza come allenatore della nazionale greca. Sfortunatamente, il periodo in Grecia non ha avuto successo, culminando in una sconfitta contro le Faroe che gli è costata l’incarico.

Le sue origini umili a Testaccio

Ranieri è nato e cresciuto a Roma, nel quartiere popolare di Testaccio, proprio vicino allo stadio del vecchio Campo Testaccio della Roma. Questo legame speciale con la città e i tifosi lo rende ancora più amato dai romanisti.

La nomina a Baronetto

Dopo il trionfo con il Leicester, Ranieri è stato insignito del titolo onorario di “Baronetto” dal Regno Unito, un’onorificenza speciale concessa a pochi stranieri. Questo riconoscimento riflette il rispetto e l’ammirazione che ha guadagnato in Inghilterra.

L’incarico alla Roma come “tappa del cuore”

Ranieri ha definito il suo primo incarico alla Roma nel 2009 come una tappa speciale della sua carriera, essendo cresciuto tifoso giallorosso. Nel 2010 è quasi riuscito a portare la Roma allo scudetto, perdendolo solo all’ultima giornata.

Una reputazione di “aggiustatore”

Ranieri è conosciuto per la sua capacità di prendere in mano squadre in difficoltà e riportarle in equilibrio. Questa abilità ha fatto sì che venisse chiamato “aggiustatore”, un allenatore capace di dare stabilità e serenità a spogliatoi in crisi.

Lo stile di leadership positivo e paterno

Ranieri è celebre per il suo stile di leadership positivo, che gli ha guadagnato il rispetto dei giocatori in tutto il mondo. Nonostante la competitività, mantiene sempre una prospettiva umile e paterna, riuscendo a motivare e sostenere i suoi atleti.

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